Quando decidi di investire in azioni diventi socio di un’azienda nel senso che partecipi ad utili e perdite della società, in proporzione al numero di azioni che possiedi.

In alternativa, per comprare azioni, puoi rivolgerti alla tua banca o ad una Società di intermediazione mobiliare.

In questo articolo ti spiegherò tutti quello che ti serve sapere per comprendere cosa sono le azioni e come investirci in modo professionale al fine di limitare al minimo il rischio di perdite.

L’investimento in azioni è conveniente?

La maggior parte degli italiani ha paura di investire in azioni perché tanti risparmiatori ci hanno rimesso tanti soldi sul mercato azionario. Eppure i grandi investitori, anche quando i mercati crollano, continuano ad investire sui mercati azionari ed a guadagnare in borsa.

La differenza tra queste due tipologie di investitori in azioni la fa l’informazione.

Quindi investire in azioni conviene oppure no?

Solitamente l’investitore medio, che non ha cultura finanziaria, pretende di ottenere risultati nel giro di pochi anni (o mesi). Ma se vuoi vuoi davvero capire cosa sono le azioni e come trarne davvero profitto, devi subito comprendere che investire in azioni è un’attività rischiosa perché il loro prezzo può salire o scendere, generando delle perdite.

Investire in azioni significa puntare sull’economia e con i giusti accorgimenti ed una buona conoscenza dei mercati azionari, è possibile ridurre fortemente il rischio di perdita e generare profitto.

Per investire in azioni bisogna essere lungimiranti ed avere la pazienza di attendere prima di realizzare un rendimento.

Perché le azioni salgono e scendono così bruscamente?

Il prezzo di un’azione riflette l’incontro della domanda e dell’offerta.

Quindi se il prezzo di un’azione scende è perché l’offerta è stata maggiore della domanda. e quindi i venditori hanno avuto la meglio su chi voleva comprare.

Ma perché il movimento del mercato azionario e così brusco? Il motivo è perché i prezzi delle azioni si muovono sulla base delle aspettative.

La quotazione di un titolo azionario non riflette il valore di oggi ma la redditività futura dell’azienda.  Capire che l’andamento delle azioni è legato alle aspettative, è una lezione molto importante perché ti permette di capire come muoverti sui mercati finanziari.

Oltre alle aspettative sugli utili il prezzo si muove anche sulla base di massicce operazioni di trading basate sull’analisi tecnica e di microtrading che vengono effettuate da bot, ovvero programmi che coprono e vendono in automatico.

Quando investi in azioni che rischi corri?

L’elemento principale per valutare il rischio di un’azione è la volatilità, che misura la variazione percentuale di un prezzo rispetto alla sua media.

In poche parole la volatilità esprime quanto oscilla il prezzo di un’azione.  Più elevato è questo valore tanto più alto sarà il rischio.

Un altro metodo per misurare il rischio di un’azione è dato dal VAR, parametro molto simile alla volatilità che è in grado di indicare la perdita massima che ha registrato quel titolo.

Sia il var che la volatilità estrapolano i dati sulla base di quello che è successo nel passato quindi non potranno mai essere precisi al 100% ma ti indicano quanto puoi perdere in termini percentuali con quell’azione o quell’insieme di titoli. Non a caso, la volatilità rappresenta il primo indicatore di rischio delle azioni. 

In realtà la volatilità di un titolo racchiude due rischi ben distinti che devi conoscere se vuoi investire in singole azioni: si tratta del rischio specifico e del rischio di mercato.

Il rischio specifico è legato al rischio di impresa quindi fondamentalmente alle capacità manageriali e poi c’è il rischio di mercato che è rappresentato dal rischio di tutte le azioni.

In poche parole quando investi in un fondo di investimento  ti assumi solo il rischio di mercato mentre quando investi anche in una singola azione al rischio di mercato vai ad aggiungere anche il rischio specifico dell’azienda che bisogna saper gestire, altrimenti se non lo sai gestire lascia perdere.

Ci sono però anche altri rischi che bisogna considerare:

  • rischio di fallimento di una società: Se compri singoli azioni il rischio di fallimento di una società è molto importante perché anche tra le società quotate non capita di rado che le imprese falliscano
  • rischio di liquidità: non è un problema che riguarda le società di grandi capitalizzazioni e comunque per le società quotate in borsa il rischio è veramente ridotto ma comunque possono capitare dei momenti in cui potresti avere problemi nel vendere il tuo titolo questo in particolare per quanto riguarda le società quotate in borsa sul mercato italiano cosiddette microcap.

Se vuoi scoprire di più sul tema dei rischi, ti invito a leggere il mio articolo dedicato ai 10 rischi degli investimenti che devi necessariamente conoscere per diventare un investitore consapevole.

Quali diritti acquisisci con le azioni

Quando compri le azioni acquisisci i seguenti diritti:

  1. Diritti amministrativi: come ad esempio il diritto di partecipazione e di voto alle assemblee ed il diritto di intervento in assemblea dei soci;
  2. I diritti patrimoniali ovvero il diritto alla distribuzione degli utili;
  3. Altri diritti definiti misti perché comprendono all’interno sia diritti amministrativi che diritti patrimoniali e comprendono ad esempio, l’assegnazione di azioni gratuite o il diritto a partecipare agli aumenti di capitale.

Tutte le azioni sono uguali?

In teoria tutte le azioni sono uguali ma devi sapere che esistono anche azioni con dei superpoteri.

Ha mai sentito parlare infatti delle azioni Golden Share?

Tradotto letteralmente significa azione d’oro ed è un diritto che viene dato allo Stato, o meglio, che si prende lo Stato e che riguarda la possibilità di porre il veto in assemblea per decisioni come vendita della società a paesi esteri, fusioni, scissioni eccetera.

Lo Stato tramite queste azioni quindi riesce a controllare settori strategici dell’economia italiana e in genere troviamo le Golden share in società privatizzate che prima erano in mano allo Stato.

Quanti tipi di azioni esistono

Esistono tre tipologie di azioni:

  • azioni ordinarie;
  • azioni di risparmio;
  • azioni privilegiate.

A) AZIONI ORDINARIE

La quasi totalità delle azioni in circolazione è costituita dalle azioni ordinarie.

Queste azioni danno al possessore pieni diritti e doveri nei confronti della società, in particolare con questo tipo di azioni poi partecipare e votare all’assemblea dei soci.

B) AZIONI DI RISPARMIO

Poi ci sono le azioni di risparmio dove sei escluso dal voto in assemblea dei soci ma allo stesso tempo hanno una remunerazione maggiore rispetto alle azioni ordinarie.

Infatti le azioni di risparmio in caso di chiusura di bilancio devono remunerare un dividendo pari almeno al 5% del valore nominale ed inoltre superiore del 2% rispetto rispetto al dividendo percepito dai detentori di azioni ordinarie.

C) AZIONI PRIVILEGIATE

Queste azioni rispetto a tutte le altre, in caso di scioglimento della società, godono di una garanzia di rimborso del capitale prioritario rispetto agli altri azionisti.

Inoltre queste azioni

Inoltre come le azioni di risparmio, anche le azioni privilegiate possono avere un diritto agli utili superiore rispetto alle azioni ordinarie.

I titolari di azioni privilegiate infine non possono partecipare solo alle assemblee ordinarie ma solo a quelle straordinarie.

Un’azienda quotata deve obbligatoriamente distribuire un dividendo?

Se una società quotata produce un utile anche elevato, può decidere di non distribuire un dividendo agli azionisti per lasciare la liquidità in azienda e utilizzarla per investimenti futuri.

E si trovano tantissimi casi di aziende che decidono di non distribuire dividendi nonostante utili molto interessanti ed avviene in particolare in settori in crescita.

Cosa succede ad un’azienda se il prezzo delle azioni scende troppo?

All’azienda fondamentalmente cambia ben poco.

Infatti una volta che una società per azioni si quota in borsa (ipo), vende un pacchetto delle proprie azioni al mercato e incasserà i soldi da questa vendita.

Se il prezzo delle azioni sale o scende questo non andrà ad impattare in modo decisivo sull’impresa. In poche parole l’azienda non ci rimette i soldi.

Chiaramente c’è da considerare il ritorno di immagine ma questo è un’altro discorso.

Perché una società decide di emettere nuove azioni

Quando un’azienda decide di emettere azioni gli attuali possessori dell’azienda dovranno rinunciare ad una parte di quota dell’azienda stessa.

Immaginiamo ad esempio che ci sia una famiglia che:

– Detiene il 100% delle quote societarie e decide di quotarsi in borsa.
– Decide di mettere sul mercato il 40% del capitale della società.

Quindi i vecchi soci saranno titolari al 60% della società e sul mercato verrà scambiato il 40% delle azioni restati.

Questo 40% delle azioni viene chiamato flottante.

Ma perché i soci devono ridurre la quota societaria in azienda? Non possono chiedere direttamente i soldi ad una banca?

Una società si quota in borsa perché dovrà affrontare degli investimenti che presumibilmente faranno aumentare di parecchio il valore dell’azienda.

Ed è qui che scatta in gioco una delle regole più importanti della finanza: le aspettative.

Infatti se tu in questo istante, vai a guardare i prezzi di mercato delle azioni, devi sapere che quel prezzo riflette le aspettative ovvero riflette i guadagni (e le perdite) che ci si aspetta avverranno nei prossimi anni da quella società.

E questo spiega anche perché i mercati azionari sono molto ballerini.

Quindi siccome i prezzi di un’azione riflettono le aspettative, una società che si quota in borsa può vendere le sue quote azionarie ad un prezzo nettamente superiore rispetto al patrimonio dell’azienda.

Gli azionisti quindi pagheranno un prezzo più alto del valore delle aziende perché ci si aspetta un forte crescita degli utili.

Infine con la vendita delle azioni viene trasferito il rischio a chi compra le azioni che diventano i nuovi soci.

Il mercato toro ed il mercato orso

Sul mercato azionario ci sono due termini molto diffusi che avrai sentito dire: il mercato toro ed il mercato orso.

I mercati finanziari sono caratterizzati da Trend. Questi Trend possono essere di breve o di lungo periodo nel caso di Trend di lungo periodo possono essere rialzisti e ribassisti.

Quando i mercati si trovano in una fase di Trend ribassista come per esempio una crisi finanziaria allora parliamo di mercato orso, se invece ci troviamo in una fase rialzista legata ad esempio fasi economiche positive Allora si parla di mercato Toro.

I mercati vengono chiamati Toro e Orso perché mentre il toro attacca dal basso verso l’alto l’orso attacca dall’alto verso il basso.

Lo sai che puoi vendere le azioni anche senza possederle?

Diverse piattaforme di trading permettono di vendere un titolo pur senza possederlo.

Questa operazione si chiama vendita allo scoperto ed è una delle cause dell’ aumento della volatilità dei mercati finanziari.

Ma perché una persona dovrebbe vendere un titolo senza possederlo.

Quando vendi un titolo e non ce l’hai vuol dire che stai scommettendo sul ribasso di quel titolo o indice azionario.

Infatti con la vendita allo scoperto tu:

  • oggi vendi un titolo, ad esempio al prezzo di 100€;
  • il titolo dopo qualche giorno magari scende ad 80€;

Per chiudere l’operazione dovrai comprare il titolo a 80€ quindi avrai ottenuto un guadagno di €20 per ogni titolo.

Dove comprare e vendere azioni

Questo è un paragrafo molto importante perché ti spiegherò dove comprare azioni e come comprare azioni.

A) Acquisto di singole azioni

È possibile comprare azioni tramite la propria banca o tramite delle piattaforme di social trading come ad esempio sul broker online EToro.

Tuttavia ricorda che acquistare un’azione richiede un certo livello di competenze in particolare:

– La capacità di capire quando comprare;

– quando è il momento di vendere;

– Il money management;

– la correlazione;

– gli errori emotivi: che ti assicuro, sono davvero difficili da gestire.

Uno degli aspetti più importanti su cui la letteratura finanziaria sta facendo parecchi studi riguarda proprio gli errori emotivi chiamati anche bias congnitivi.

Ed una delle cose collegata all’emotività che fa sprofondare un portafoglio, è non avere il coraggio di vendere un titolo quando è in perdita sperando che il titolo si riprenda…

B) ETF e fondi di investimento

Un metodo sicuramente più intelligente e dettato dall’acquisto di etf fondi di investimento.

Gli etf replicano un indice azionario mentre i fondi di investimento cercano di battere un indice.

Si dice che un etf ma una gestione passiva perché il suo ruolo è soltanto appunto quello di replicare un paniere di titoli come appunto quello di un indice azionario.

Un fondo di investimento invece viene chiamato a gestione attiva perché dietro c’è una persona chiamato gestore che cerca di fare delle scelte strategiche per fare meglio dell’indice di riferimento (battere l’indice).

Questo indice di riferimento in gergo viene chiamato Benchmark.

Con un etf o fondo di investimento si va a ridurre parecchio il rischio rispetto a detenere un singolo titolo perché acquistare una moltitudine di azioni rispetto all’azione singola e ti permetterà una buona diversificazione.

Tutto questo ha patto che tu non vada a comprare fondi o etf settorializzati

I fondi spesso vengono denigrati a favore degli etf per via dei costi di gestione ma è assolutamente una analisi pressapochista per un semplice motivo: non tutti gli etf sono i migliori e non tutti i fondi di investimento sono peggiori

E in un contesto tra l’altro dove il mondo cambia molto velocemente ed i mercati sono particolarmente nervosi, comprare fondi di investimento può essere decisamente una scelta saggia perché il gestore avrà più possibilità di manovra rispetto a un etf che deve replicare l’indice e basta.

C) L’equity crowdfunding

Esiste poi un terzo modo per comprare le azioni rappresentato dal equity crowdfunding ma prima di dirtelo ricordi la prima cosa in assoluto che c’è scritta in questo articolo?

Quando compri un’azione compri un pezzettino di una società e quindi non c’è bisogno di andare necessariamente su borsa italiana a comprare le azioni.

Esistono infatti dei mercati paralleli dove le startup chiedono di entrare in società in cambio della cessione di quote societarie.

Questa partecipazione al capitale sociale anche se giuridicamente non è considerato acquisto di un’azione è a tutti gli effetti come se fosse un azione con i rischi del caso.

Come investire in azioni per chi parte da zero

L’investitore alle prime armi non sa emotivamente come si sentirà quando subirà una perdita ed è quindi un bene andarci cauti se è la prima volta che decidi di investire in azioni.

La normativa europea, chiamata mifid, addirittura suggerisce a chi non ha ancora comprato azioni, di iniziare investendo in strumenti meno rischiosi come ad esempio le obbligazioni.

Così facendo potrai prendere confidenza su alcune dinamiche degli investimenti come ad esempio l’oscillazione di prezzo.

Se comunque vuoi iniziare comprando azioni, ricordati i due rischi delle azioni:

  • il rischio specifico;
  • il rischio di mercato.

Il rischio specifico è legato all’attività dell’azienda quindi il fatturato, la solidità patrimoniale, le prospettive di crescita, il management ecc…

Il rischio di mercato invece è legato all’andamento dell’economia come il prodotto interno lordo e altri dati macroeconomici.

Quello che tu devi fare dal primo tuo investimento è eliminare il rischio specifico dell’azienda, acquistando etf o fondi di investimento. 

Tra gli etf ed i fondi ancora meglio iniziare con i fondi perché in caso di crolli dei mercati azionari, il gestore potrebbe essere più bravo nella attutire le perdite rispetto ad un etf.

Inoltre gli indici hanno una volatilità più bassa e quindi un rischio più basso.

Ma oltre a tutto questo inizia investendo piccole somme preferibilmente con un piano di accumulo capitale (pac).

Se parti da zero e vuoi utilizzare un broker online come eToro, ricorda di sfruttare l’opportunità dei conti demo su cui sono precaricati soldi virtuali con cui investire sui mercati senza investire denaro vero.

Qual è il miglior metodo per investire in azioni

Tu puoi decidere di comprare azioni in due modi.

Un metodo è quello di investire tutti i soldi subito è un altro metodo è quello di investire periodicamente una somma.

Di dilazionare l’investimento sui naturale più lungo e la scelta che statisticamente batte sensibilmente la decisione di mettere i soldi tutti una sola volta.

Questo tipo di investimento si chiama piano di accumulo capitale detto anche PAC.

Con il piano di accumulo capitale non corri il rischio di sbagliare il momento di ingresso nel mercato e quindi il rischio si riduce perché investirei i tuoi soldi in qualsiasi momento di mercato è questo porterà ad una forte riduzione del rischio.

Come scegliere i migliori titoli azionari da comprare?

Innanzitutto ci sono due grandi metodologie per acquistare un titolo in borsa la prima si chiama analisi fondamentale è la seconda analisi tecnica

L’analisi fondamentale si occupa da un lato di studiare la solidità patrimoniale e la redditività di una azienda e dall’altro guarda ad aspetti chiamati macroeconomici

L’analisi tecnica invece non ha un vero e proprio fondamento scientifico ma è molto utilizzata dai trader e dagli investitori.

In sostanza attraverso il prezzo all’interno di un grafico l’analisi tecnica cerca di prevedere il valore che avrà quel titolo nel futuro.

Generalmente l’analisi tecnica viene utilizzata operazioni di trading ma ci sono anche diversi investitori che la utilizzano insieme analisi fondamentale per migliorare o meglio cercare di migliorare il timing di ingresso In un mercato.

Detto questo però tieni anche a mente che non esiste un titolo perfetto nel momento in cui decidi di acquistare azioni e la regola fondamentale è quella di rispettare la prima regola della finanza: la diversificazione.

Per fare investimenti azionari nel modo giusto devi rispettare la prima regola della finanza: la diversificazione, in poche parole non mettere tutte le uova nello stesso paniere.

In Finanza non esistono cavalli vincenti e quindi non esiste l’azione che ti farà diventare ricco ma esiste una strategia di diversificazione degli investimenti

Rispetto alle azioni singole cerca di preferire i fondi e gli etf.

Ed infine sempre per la regola della diversificazione, l’investimento in azioni deve essere comunque una parte del tuo patrimonio non concentrare il 100% della tua ricchezza su un investimento azionario.

Come partecipare alle IPO

Se vuoi investire in azioni in fase di IPO puoi rivolgerti alla tua banca oppure registrarsi presso un broker online specializzato proprio in investimenti IPO come Finance24.

Se ti interessa questo argomento, ti segnalo anche la mia guida dedicata alle quotazioni in borsa e a degli studi scientifici sulle IPO, dove ti spiego quali sono i vantaggi dell’investire in azioni di aziende appena quotate e quali sono le strategie più efficaci per farlo.