Il video su cosa sono i business Angels e come possono aiutare le imprese

Chi sono i business angels

I business Angel o investitori formali sono persone fisiche che decidono di legarsi ad un determinata start up in fase iniziale, finanziandola e apportando anche proprie esperienze e conoscenze.

In questo modo il loro intento è quello di  farla crescere nel migliore dei modi.

In molti casi un investitore informale si appassiona a un progetto in start up non solo per un fine puramente finanziario ma perché crede fermamente nella mission del progetto stesso.

business angel

Di solito si tratta di ex imprenditori, magari in pensione, o grandi manager aziendali che hanno a disposizione capitale da investire, preparazione professionale e conoscenze tali da accompagnare una start up in fase iniziale.

Sono spinti dal desiderio di favorire l’imprenditorialità, creando occupazione e acquisendo quote societarie che potranno poi cedere per monetizzare le proprie posizioni acquisite.

In linea di massima gli investitori informali agiscono nella fase preliminare di un progetto imprenditoriale e non in corso d’opera, con un investimento che può oscillare da 5 mila ai 500 mila euro.

Con il proprio finanziamento l’investitore informale entra in possesso di una quota societaria in proporzione al capitale apportato.

In che modo agisce un business angels

Come anticipato nel precedente paragrafo, la peculiarità degli investitori informali risiede nel loro scopo finale che mira a sostenere lo sviluppo e la crescita del progetto imprenditoriale a 360 gradi.

Da questo punto di vista potremmo parlare di mentori che partecipano attivamente al processo di sviluppo della start up, apportando conoscenze personali ed un vero e proprio valore aggiunto, non solo finanziario.

Detto questo c’è da sottolineare che ciascun business angel agisce per specializzazione, in quanto sceglierà di seguire esclusivamente progetti legati al proprio settore di competenza.

Differenza tra business angels, venture capital ed equity crowdfunding

idea

Prima d’inoltrarci nel vivo del mondo legato agli investitori privati italiani e di comprendere con quali modalità una start up possa accedere a questo straordinario strumento di finanziamento, è bene sottolineare le differenze che intercorrono tra  business angel, venture capital ed equity crowdfunding.

Mentre molto spesso i business Angels investono in una fase che tecnicamente è chiamata pre-seed, ovvero quando il progetto è poco più di un’idea, i venture capitalist intervengono in una fase successiva all’avvio di un’attività, quando l’impresa è già avviata su solide basi.

In entrambi i casi siamo in presenza di un finanziamento con capitale di rischio, in cui il soggetto investitore diventa socio a tutti gli effetti della start up, in misure proporzionale al proprio finanziamento.

L’elemento distintivo tra i due strumenti risiede però nel fatto che l’investitore in equity crowdfunding agisce solo per un fine finanziario senza intervenire attivamente nel progetto imprenditoriale come farebbe un investitore informale.

Come trovare un business angels in Italia

Quali sono i canali che uno startupper può imboccare per riuscire a entrare in contatto con un possibile investitore?

Bisogna partire dal presupposto che, in quanto investitori informali, non è possibile mappare con estrema precisione le persone fisiche disposte a diventare business angels.

Non hanno necessità d’inscriversi ad un albo anche perché chiunque potrebbe decidere di diventare investitore informale di una start up.

Ma è possibile ovviare a questa problematica rivolgendosi ad un’associazione di settore come l’IBAN, una delle primissime associazioni business angels italiana.

Le startup o chi ha un’idea imprenditoriale, dietro il pagamento di un piccolo contributo, può presentare il progetto compilano un apposito modulo nel sito e sottoporre quindi la propria attività imprenditoriale, a una platea di potenziali investitori.

In alternativa è possibile rivolgersi a uno dei tantissimi network di business angel italiani, che andremo ad analizzare nel dettaglio all’interno del prossimo paragrafo.

Lista principali business angels network italiani

a) Italian Angels for Growth

Uno dei network di business angels italiani più sviluppati ed all’avanguardia è senza dubbio lo IAG (Italian Angels for Growth), composto da oltre 150 investitori che  provengono da mondi differenti legati all’alta finanzia, all’industria o all’imprenditoria.

Il portale ufficiale del network è raggiungibile all’indirizzo  http://www.italianangels.net/ Altro punto di riferimento per le start up che intendono ottenere finanziamenti attraverso il canale degli investitori informali è il Club degli investitori di Torino, che dal 2008 conta circa 100soci, aperti a qualsiasi settore ed orientati verso investimenti tra le 200 e le 500 milia euro.

L’iter di valutazione di un progetto tiene conto del team di lavoro, del mercato di riferimento e della qualità del prodotto o servizio.

b) Club degli investitori

Il club degli investitori a gennaio 2023, raccoglieva circa 300 business angels che investono in startup, pmi innovative e scale up.

Per ricevere ulteriori informazioni è possibile recarsi sul sito ufficiale del network  http://www.clubdeglinvestitori.it/

c) Custodi del successo

I custodi del successo rappresentano un’altra importante associazione business angels, impegnata in progetti di natura generalista ma con una spiccata vocazione verso start up che operano nel settore della meccanica, del food o nell’ambito sanitario.

Dalla data della sua creazione I custodi del successo sono riusciti a finanziare ben 26 progetti. Il portale ufficiale del network è raggiungibile al sito http://custodidisuccesso.it/

d) Waba Capital

Infine è impossibile non citare il WABA Capital (We are business angles capital), network con sede a Roma che opera principalmente nei settori viaggi e turismo, Food & Beverage, moda, lusso e digital.

Per maggiori informazioni è possibili consultare il portale ufficiale del network all’indirizzo http://wabacapital.com/

Come farsi finanziare da un Business Angels

Se non si dispone di un contatto diretto con uno o più investitori start up già noti, l’unica strada da percorrere per ottenere finanziamenti da un business angels è recarsi su uno dei portali italiani che raccolgono diversi investitori informali.

Ogni network può prevedere iter differenti ma in linea di massima le azioni da compiere sono essenzialmente due:

  • scegliere il network più adatto al proprio ambito di attività;
  • inviare il proprio progetto e attendere l’esito della valutazione.

In base al network scelto potranno esserci delle commissioni da versare, come nel caso di IAG che richiede un versamento di 50 euro in fase d’invio del progetto.

In altri casi, come con il network  I custodi di successo, se il progetto dovesse superare la prima fase sarà necessario recarsi personalmente in sede e presentare la propria idea di start up a tutti i soci del network.

Sono tantissimi i progetti di finanziamenti per start up che quotidianamente i network ricevono e puntualmente rigettano.

Bisogna partire dal presupposto che oltre alla validità del progetto, bisogna dimostrare le proprie competenze che fanno la differenza tra un’impresa di successo e una destinata a fallire.

Io ad esempio ho lavorato in una filiale bancaria ricca di aziende. Quello che mi capitava era vedere due aziende dello stesso settore con risultati economici completamente differenti

Tuttavia, seguendo i consigli che leggerai nel prossimo paragrafo, la possibilità che un progetto possa essere effettivamente approvato aumenta notevolmente.

Le 3 regole d’oro per convincere un business angels ad investire

accordo con business angel

a) Quanto è realizzabile il tuo progetto?

Oltre all’idea imprenditoriale in se, un business angel valuterà anche la fattibilità del progetto presentato in fase di start up.

Del resto, se l’idea più bella del mondo non fosse realizzabile resterebbe un’utopia priva d’interesse economico.

In tal caso si parla di execution dell’idea imprenditoriale che può concretizzarsi con la preparazione di una minuziosa road map, in grado di mostrare al probabile investitore tutte le fasi realizzative del progetto.

b) Come si differenzia (o posiziona) la tua impresa rispetto al mercato?

Altro elemento da non sottovalutare è poi un buon business plan, il vero e proprio fulcro del progetto, che ha come scopo quello di sottolineare e far emergere le peculiarità ed i caratteri distintivi del progetto.

Solo analizzando il business plan un investitore informale sarà in grado di verificare se l’idea imprenditoriale ha prospettiva di crescita o meno.

c) Capacità imprenditoriale

Un business angel spesso valuta la possibilità d’investire o meno in un’idea imprenditoriale in base alle capacità e alla professionalità del team di lavoro.

In questo caso parliamo di un’analisi soggettiva che esula da qualsiasi valutazione analitica.

In linea di massima, affinché un team possa essere considerato valido e solido agli occhi di un investitore informale è necessario che i membri del gruppo di lavoro abbiano una certa esperienza alle spalle.

Il discorso fatto in precedenza vale anche qui.

Un buon progetto che non dispone di personale qualificato in grado di porlo in essere, non ha alcun valore economico.

In chiusura è auspicabile che tra business angel e lo/la startupper si instauri fin dal principio un rapporto fondato sull’armonia e la correttezza.

L’investitore che scommette nel progetto deve potersi fidare ciecamente delle capacita dello startupper, che dovrà quindi dimostrare dedizione al lavoro e caparbietà.