L’anagrafe dei conti correnti (nota anche come anagrafe dei rapporti finanziari) è un’enorme banca dati che raccoglie le informazioni legate ai depositi ed alle operazioni eseguite su conti correnti, carte prepagate, libretti e titoli di credito dei cittadini italiani.

Grazie a questa banca dati, l’Agenzia delle Entrate è in grado di confrontare la situazione finanziaria di una persona con quanto dichiarato in Dichiarazione dei Redditi.

Ad essere monitorati sono i saldi ad inizio anno, a fine anno e tutti i movimenti in entrata ed uscita di denaro.

Si tratta, quindi, di uno strumento prezioso per arginare il dilagante fenomeno dell’evasione fiscale.

In alcuni casi, anche un privato cittadino può accedere all’anagrafe dei conti correnti ma non potrà conoscere gli importi.

Chi ha accesso all’anagrafe dei conti correnti

Molti pensano che l’accesso all’anagrafe dei conti correnti sia consentita solo all’Agenzia delle Entrate per controlli e verifiche ma, in realtà, non è così. Infatti anche un privato cittadino come te puoi avere acceso alla banca dati. Ovviamente non potrai farlo per alimentare semplici curiosità ma col fine ben preciso di eseguire una ricerca circa i beni pignorabili di un’altra persona.

Potresti aver bisogno di accedere all’anagrafe dei conti correnti quando vanti un credito nei confronti di un soggetto inadempiente e l’unico modo per soddisfarti è ricorrere al pignoramento.

Conoscere l’esistenza di depositi su conto corrente, libretti o oppure operazioni fuori conto, ti darà un quadro completo sulla situazione patrimoniale del tuo debitore.

Un altro caso dove l’anagrafe potrebbe servirti è in caso di separazione, qualora il tuo ex coniuge si rifiutasse di elargirti l’assegno di mantenimento. In questo modo, se sussistono attività finanziarie a suo carico, non potrà rifiutarsi.

Quindi l’accesso all’anagrafe dei conti può servirti in tutti quei casi in cui hai necessità di eseguire un’esecuzione forzata contro terzi per sapere su quali beni puoi rivalerti.

Come può accedervi un privato cittadino?

Per avere accesso all’anagrafe dei conti correnti devi necessariamente:

  • vantare un credito;
  • essere in possesso di un titolo esecutivo emesso da un giudice e notificato al debitore;
  • notificare il precetto al debitore;
  • ricevere l’autorizzazione ad accedere all’anagrafe da parte del Presidente del Tribunale a cui ti sei rivolto.

Per ottenere l’autorizzazione dovrai inviare una formale richiesta tramite un modulo che puoi facilmente trovare online.

In che modo vengono aggiornate le informazioni presenti nell’anagrafe dei conti correnti?

Entro il 31 marzo di ogni anno, Poste Italiane, le banche e tutti gli altri intermediari finanziari sono obbligati a fornire all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni su conti correnti ed attività finanziarie dei propri clienti.

Tali informazioni si possono riassumere in due categorie:

  • informazioni finanziarie;
  • informazioni fuori conto.

I dati finanziari sono rappresentati da tutte le operazioni che hanno movimentato i conti correnti, libretti o le carte prepagate.

I dati fuori conto sono invece operazioni come l’acquisto di cassette di sicurezza.

Tutti questi dati confluiranno nell’anagrafe dei conti che rappresenta una sezione della più famosa anagrafe tributaria.

Da quanto tempo è attiva l’anagrafe è perché è cosi importante

Sono ormai 8 anni che l’anagrafe dei conti correnti è attiva, in quanto è entrata in vigore nel gennaio del 2012 grazie al Governo Monti.

Da allora i nostri movimenti su conti correnti e carte prepagate sono sotto controllo.

Non bisogna però interpretare tale sistema di vigilanza in senso negativo perché rappresenta uno strumento molto importante per combattere l’evasione fiscale. Grazie ai dati presenti in questa preziosa banca dati, infatti, l’Agenzie delle Entrate li confronta con le informazioni a disposizione della Guardia di Finanza e se nota irregolarità può avviare gli accertamenti necessari.

Il soggetto posto sotto accertamento avrà ovviamente il diritto di giustificare tutte le incongruenze riscontrate in virtù del diritto al contraddittorio.

Inoltre, come abbiamo visto assieme, può risultare molto utile anche quando vantiamo un credito ed il nostro debitore è inadempiente.

Risposte alle domande più frequenti sull’anagrafe dei rapporti bancari

Come accedere all’anagrafe dei conti correnti?

Per accedere all’anagrafe dei conti correnti devi vantare un credito verso terzi, detenere un titolo esecutivo, notificare il precetto al debitore e ricevere l’autorizzazione all’accesso da parte del Presidente del Tribunale a cui ti sei rivolto.

Come sapere se il debitore ha un conto corrente?

Per saper se un tuo debitore ha un conto corrente puoi richiedere l’accesso all’anagrafe dei conti correnti. Accedendo a questa banca dati scoprirai quali altri beni pignorabili possiede il tuo debitore inadempiente verso cui potresti rivalerti.

Cos’è un rapporto finanziario?

Per rapporto finanziario intendiamo la relazione esistente da differenti voci di bilancio. Un classico esempio è il rapporto finanziario tra entrate ed uscite di un conto corrente.

Chi può accedere all’archivio dei rapporti finanziari?

Possono accedere all’archivio dei rapporti finanziari: l’Agenzia delle Entrate ed i privati cittadini che vantano un credito verso terzi, detengono un titolo esecutivo ed hanno ottenuto l’autorizzazione ad accedere all’archivio da parte del Tribunale a cui si sono rivolti.