Sei alla ricerca di finanziamenti per impianti sportivi a fondo perduto oppure di qualsiasi altra agevolazione per il settore sport, sia per aziende che associazioni? Di opportunità ce ne sono tante perché quello dello sport è stato uno dei comparti più colpiti in seguito alla pandemia da Covid.

In questo articolo ti spiegherò proprio quali sono le opportunità a fondo perduto disponibili per chi intende avviare un impianto sportivo (o chi ne ha già uno) e come ottenere questo tipo di finanziamento.

Allora andiamo a scoprire insieme le novità e i finanziamenti rivolti al miglioramento delle strutture sportive. Oltre ai finanziamenti a fondo perduto per lo sport ti parlerà anche di prestiti agevolati e con garanzia.

Finanziamenti per impianti sportivi: le novità per le periferie e le zone disagiate

Mantenere in condizioni accettabili o riqualificare gli impianti sportivi significa investire nei progetti somme di denaro importanti, non sempre alla portata delle associazioni sportive e dei privati.

I provvedimenti del pacchetto Lotti mirano quindi a superare la mancanza di fondi e i problemi burocratici in tempi molto meno lunghi del passato.

In questa logica sono stati stanziati fondi anche per rilanciare gli impianti sportivi delle periferie, alcuni milioni di euro l’anno, per consentire alle periferie delle città italiane di crescere e migliorarsi anche attraverso lo sport.

Un modo davvero efficace per avvicinare i giovani alle pratiche sportive e tenerli lontani dai rischi della strada.

Misure economiche di una certa entità non solo destinate alle grandi società sportive o agli impianti dei centri urbani, ma anche alle zone più periferiche e meno in risalto del nostro territorio.

Finanziamenti impianti sportivi: contributi a fondo perduto

Tra i provvedimenti ministeriali approvati devi sapere che le risorse messe a disposizione non interessano solo le società sportive, in quanto sono stati previsti contributi a fondo perduto anche per i privati che hanno intenzione di investire negli impianti sportivi.

Per esempio, lo Sport Bonus, introdotto con la Legge di Bilancio 2018, è un provvedimento con un impiego di una somma di 10 milioni di euro, che prevede un incentivo a favore di chi volesse ristrutturare un centro sportivo.

Un’agevolazione fiscale a disposizione delle imprese fino a un massimo di 40.000 euro sotto forma di credito di imposta.

Per il 2019 è stato invece previsto un credito di imposta del 65% dell’importo erogato per restaurare o per ristrutturare gli impianti, un’agevolazione fiscale destinata pure alle persone fisiche e agli enti non commerciali.

Chiaramente non puoi fruire di alcuna somma di denaro senza dare spiegazione del suo impiego all’Ufficio per lo Sport, informando le autorità preposte dei lavori effettuati e delle altre notizie richieste.

Altri soldi dedicati allo sport sono i circa 35 milioni di euro disponibili fino all’anno 2022, e i 10,5 milioni messi a disposizione a cominciare dal 2021.

Si tratta di denaro destinato alle associazioni sportive per la ristrutturazione degli impianti e per un reale rilancio dello sport anche nelle zone periferiche delle città.

Fondi per realizzare diversi progetti come quelli che portano all’organizzazione di manifestazioni sportive di livello nazionale oppure per incentivare l’avvio allo sport delle persone disabili, per facilitare la realizzazione di manifestazioni calcistiche di livello internazionale, per sostenere la maternità delle atlete, per assicurare il diritto alle pratiche sportive dei minori e per realizzare eventi sportivi destinati alle donne.

Ulteriori risorse finanziarie per gli impianti sportivi sono previsti nel Fondo Garanzia Mutui e riguardano la costruzione, l’ampliamento, il miglioramento oppure l’acquisto delle strutture sportive.

Se sei un privato o hai un’associazione sportiva, e sei interessato realmente ai contributi a fondo perduto per gli impianti sportivi, devi dunque informarti sui bandi disponibili consultando continuamente i siti di riferimento per non perdere qualche buona occasione.

Ad esempio, nel Lazio, è già scaduto il bando relativi ai contributi a fondo perduto utili per la ristrutturazione degli impianti sportivi, a cui potevano partecipare le imprese con sede nella regione.

Gli incentivi a fondo perduto per impianti sportivi non mancano, specie quelli a sostegno delle piccole e medie società intenzionate a mettere in sicurezza e a migliorare la qualità delle proprie strutture, spesso però prive delle risorse economiche necessarie.

Gli incentivi a fondo perduto per impianti sportivi non mancano, specie quelli a sostegno delle piccole e medie società intenzionate a mettere in sicurezza e a migliorare la qualità delle proprie strutture, spesso però prive delle risorse economiche necessarie.

Impianti sportivi: altre misure a fondo perduto

I tempi burocratici in Italia sai benissimo che sono generalmente lunghi e le pratiche da presentare sono complesse, per questo prima la Legge di Stabilità 2014 e in seguito altri provvedimenti normativi, hanno facilitato il percorso amministrativo stabilendo che i lavori devono essere mirati principalmente al recupero di strutture già esistenti.

Per valorizzare un determinato territorio il progetto può altresì prevedere anche la realizzazione di immobili con destinazione diversa da quella sportiva, comunque funzionali allo sport.

Quando poi un impianto sportivo ha una capienza maggiore a 5mila posti è possibile realizzare alloggi funzionali alle necessità dei dipendenti delle società e degli atleti, solamente però non superando il limite del 20% della superficie utile.

Al di fuori dagli interventi da realizzare con le risorse economiche previste dal Fondo sport e periferie (da giungo 2019 la gestione del Fondo è passata alla società Sport e salute Spa), le società sportive e le associazioni senza fini di lucro hanno la possibilità di avanzare richiesta agli enti locali dei territori interessati di un finanziamento per la riqualificazione, la rigenerazione e l’ammodernamento dell’impianto sportivo.

Se sei interessato, per farlo devi presentare un progetto valido anche per spiegare l’uso finalizzato a facilitare l’avvicinamento dei giovani al mondo dello sport e l’aggregazione sociale.

In seguito alla valutazione approfondita del progetto da parte dell’ente locale, nel caso quest’ultimo ne riconosca l’utilità pubblica, la gestione della struttura sportiva sarà affidata alla tua associazione o società in forma gratuita per almeno 5 anni.

Un arco di tempo minimo di 5 anni, perché la durata complessiva della gestione gratuita può essere superiore in base al valore degli interventi effettuati.

Contributi a favore degli impianti sportivi degli enti locali

A maggio del 2018, l’Istituto del Credito Sportivo e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) hanno firmato un accordo per sostenere economicamente gli enti locali nel miglioramento degli impianti sportivi.

Di recente sono stati pubblicati 2 bandi con lo scopo di migliorare le strutture sportive, le piste ciclabili e i ciclodromi: “Sport missione comune” e “Comuni in Pista”.

L’Istituto del Credito Sportivo ha reso, infatti, disponibile una somma di 6.159.266,97 euro a favore delle istituzioni locali per neutralizzare totalmente gli interessi su una cifra di 40 milioni di euro di mutui, da contrarre necessariamente entro il termine massimo del 31 dicembre 2019.

Per accedere ai contributi stanziati possono essere presentati progetti per la costruzione, il miglioramento, l’ampliamento e l’efficientamento energetico degli impianti sportivi.

Le disponibilità finanziarie messe a disposizione dal Credito Sportivo per la realizzazione dei progetti potranno essere usate in seguito ai mutui stipulati dagli enti locali.

Con i bandi in questione è previsto, per i comuni italiani fino a 5mila abitanti, il completo abbattimento degli interessi sui mutui, fino a un importo massimo di 2 milioni.

Per i Comuni con un numero di abitanti superiore ai 5mila e fino a 100mila è previsto un contributo per abbattere gli interessi sui muti fino a 4 milioni, mentre per i comuni con oltre 100mila abitanti, le Province e le città metropolitane, le risorse disponibili prevedono un finanziamento fino a un importo massimo pari a 6 milioni.

Le domande per beneficiare dei contributi vanno presentate entro il 5 dicembre 2019, allegando alla richiesta tutta la documentazione prevista dai bandi di riferimento.

I progetti regolarmente presentati entro i termini di scadenza e rispettosi dei documenti previsti, per fruire dei contributi devono ottenere il parere positivo del CONI.

Come hai visto della lettura di questo articolo, per migliorare le condizioni generali degli impianti sportivi italiani il Governo, in collaborazione con gli enti locali, ha previsto una serie di finanziamenti a fondo perduto.

L’importante è conoscerli per fruire eventualmente delle agevolazioni economiche ai fini imprenditoriali o semplicemente per tenerti aggiornato sullo stato di salute delle strutture sportive del tuo territorio.

Il Decreto Liquidità per i finanziamenti allo sport

Il Decreto Liquidità ha previsto la predisposizione di un fondo dedicato proprio a sostenere le aziende e le associazioni che operano nel mondo dello sport. Sto parlando del Fondo di Emergenza per lo sport dedicato a tutte le associazioni dilettantistiche che sono iscritte al CONI.

La domanda può essere inviata tramite il sito del Credito Sportivo. Ecco le caratteristiche di questo finanziamento:

  • l’importo ottenibile va dai 3000€ ai 25.000€;
  • può essere rimborsato in 6 anni;
  • la prima rata puoi iniziare a pagarla dopo 2 anni;
  • gode della garanzia del 100% da parte del fondo.