Nel 2010 ho fatto una tesi di laurea sull’investimento in monete e in questo articolo ti mostrerò se è un interessante investimento comprare monete, come investire in monete, i vantaggi ed i rischi partendo dai miei primi studi fatti nel 2010.

Prima di proseguire ti ricordo che non ci occuperemo di monete il cui valore dipende dall’andamento dell’oro (a tal proposito puoi leggere l’articolo sugli investimenti in oro) ma di monete con un valore numismatico il cui valore dipende da rarità, stato di conservazione ecc…

Video su come investire in monete da collezione

 

Ampiezza e maturità del mercato delle monete da collezione

Il mercato di monete da collezionismo vale oltre 117 miliardi di dollari l’anno con un trend in crescita.

Esiste due database che racchiudono le principali case d’asta mondiali che si chiamano Coin archives Acsearch. Quest’ultimo database ha raccolto oltre dieci milioni di passaggi in asta di monete moderne (quindi ad esclusione di tutte le monete antiche come ad esempio le romane e greche).

E’ quindi un mercato piuttosto ampio su cui si può valutare un investimento.

Capire l’ampiezza del mercato è importante perché un mercato troppo piccolo comporta un aumento del rischio di liquidità.

Parliamo anche di un mercato che non è frutto di un trend temporaneo ma esiste da secoli e secoli.

La prima moneta infatti è nata nel VII secolo A.C dove venne prodotto lo Statere, una moneta creata da una lega in oro e d’argento come vedi nella foto qui in basso:

investire in monete dal VII secondo avanti cristo
Uno dei primi collezionisti che la storia conosce è Francesco Petrarca.

Infine i collezionisti recenti più importanti sono stati Caruso ed il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, che ha ho scritto un’opera monumentale composta da 20 volumi chiamato il Corpus nummorum italicorum, dove sono classificate e descritte le monete prodotte in tutte le zecche italiane.

E la numismatica è così importante che addirittura esistono corsi di laurea in numismatica.

Cosa fa salire e scendere il prezzo delle monete?

Il prezzo di una moneta è determinato da una serie di variabili oggettive tra cui:

  • Conservazione;
  • Periodo storico;
  • Nazione in cui la moneta è stata prodotta;
  • Rarità;
  • Metallo.

Come vedi anche il metallo incide sul prezzo di una moneta perché quelle maggiormente richiesta del mercato del collezionismo numismatico sono proprio le monete in oro, il cui valore può variare da qualche migliaia di dollari fino a dirittura a milioni di dollari.

Un altro aspetto molto importante è determinato dalla rarità.

Esistono monete molto comuni prodotte in milioni di esemplari, come monete davvero rarissime, in qualche caso composte da solo un esemplare.

Le monete molto comuni, anche se sono monete molto antiche, spesso non hanno un particolare interesse commerciale numismatico. Esistono addirittura monete romane che possono avere valore inferiore a qualche dollaro come allo stesso tempo monete romane del valore di milioni di dollari.

Infine assume una rilevanza molto importante lo stato di conservazione. Una moneta romana, anche abbastanza comune, ma con uno stato di conservazione simile a come quello se fosse appena uscito dalla Zecca assume un valore notevole.

I collezionisti infatti vanno sempre alla ricerca della massima qualità nella conservazione perché la stessa e medesima moneta può avere un range che oscilla da qualche decina di dollari a migliaia di dollari.

Anche piccolissime variazioni dello stato di conservazione come qualche graffietto quasi impercettibile possono alterare il valore di una moneta.

La conservazione della moneta non è una cosa semplice pertanto negli Stati Uniti, che dal punto di vista del collezionismo numismatico sono più evoluti, ci sono delle società adhoc che si occupano di determinare il grado di conservazione di una moneta.

Infatti negli USA una moneta ha una notevole quantità di gradi di conservazione di una moneta, in Europa invece i gradi di conservazione sono meno puntuali e lasciano più spazio ad una valutazione soggettiva.

Considera poi un aspetto ulteriore.

Ti ho già accennato che i prezzi delle monete sono in costante aumento perché parliamo di un bene limitato la cui domande è sempre in crescita. Inoltre sappi che il prezzo delle monete è correlato all’inflazione, ovvero all’aumento generalizzato dei prezzi.

I vantaggi dell’investimento in monete da collezione

Le monete da collezione offrono caratteristiche e proprietà di investimento notevolmente differenti rispetto agli asset tradizionali come azioni e obbligazioni.

Le monete sono un bene reale e come tale tendono a difendersi meglio dall’inflazione rispetto alle obbligazioni o alle altre attività di investimento. L’investimento in azioni invece si adegua all’aumento dei prezzi ma solo nel lungo periodo perché nel breve bisogna supportare una variabilità notevole dei prezzi

Le monete da collezione permettono di ridurre la volatilità, ovvero il rischio del patrimonio per effetto della scarsa correlazione con i mercati finanziari.

Inoltre, rispetto alle altre tipologie di investimento simili come le opere d’arte, o il vino ho le macchine d’epoca, si possono trasportare con molta più facilità e anche custodire perché in una mano potresti avere un valore anche di milioni di euro in monete da collezione.

I rendimenti sono davvero interessanti soprattutto se si fa una selezione sulla rarità e qualità. 

A differenza delle materie prime, le monete in oro non sono più riproducibili e quindi è un bene limitato. Ciò significa che il prezzo tende a salire anche in funzione dell’aumento della crescita demografica che porta anche ad un aumento del numero di collezionisti

Il settore del collezionismo numismatico non è soggetto a trend mentali visto che è la forma di collezionismo più antica al mondo, come hai visto in precedenza.

Per le monete da collezione il rendimento finanziario non è tutto perché esiste anche una soddisfazione diretta derivante dal possesso che la letteratura usa chiamare dividendo estetico. 

Altro vantaggio di questo tipo d’investimento è che le monete sono state replicate nel senso che, al contrario delle opere d’arte che sono uniche, ne esistono diversi esemplari coniati.

I rischi dell’ investimento in monete da collezione

Non ci sono solo vantaggi ma anche degli svantaggi che bisogna assolutamente conoscere prima di fare un investimento in monet:

  • non c’è molta liquidità nel mercato, come nei mercati finanziari, e le transazioni non avvengono con continuità e la stessa moneta potresti trovarla in vendita oggi a Milano e poi tra un mese a New York;
  • esistono elevati costi di transazione che vanno dal 15 al 30%, per cui questo tipo di investimento non deve essere fatto per brevi periodi ma su un orizzonte temporale di medio lungo termine;
  • il grado di conservazione è oggetto di errori molto meno nel mercato americano ma in misura decisamente più marcata nel mercato europeo.

Se  le variabili che vanno ad influenzare il prezzo di una moneta sono oggettive, c’è sempre una componente di soggettività nelle valutazioni. Questa soggettività aumenta per le monete classiche e medievali ma si riduce per le monete con temporale.

Studi scientifici sull’investimento in monete da collezione

Uno studio del 2020 ha analizzato il rendimento delle monete americane da collezione dal 1967 al 2015.

Lo studio comprendeva solo le monete in ottimo stato di conservazione ed è stato fatto sule seguenti monete:

  • centesimo;
  • nickels;
  • dimes (10 centesimi di dollaro);
  • un quarto di dollaro;
  • mezzo dollaro;
  • dollaro.

Il rendimento di queste monete è stato di quasi il 10% annuo, in particolare del 9,7, superando altre asset class come il vino.

Il drowdown massimo registrato dalle monete è stato del 10,3% nel 1981 ma, a seguito anche di un rialzo dei prezzi avvenuto due anni prima, è pari al 116,5%

Un altro studio universitario tutto italiano ha analizzato i rendimenti di tutte le monete di Maria Luigia D’Austria del ducato di Parma e Ferdinando IV di Borbone per il regno di Napoli dal 1994 al 2007.

Il rendimento annuo delle monete di Maria Luigia d’Austria è stato del 8,08% annuo con una volatilità annua dell’11,94 mentre per le monete di Ferdinando IV di Borbone un rendimento del 5,55 ed una volatilità del 4,6%.

Il premio per il rischio delle monete è risultato decisamente maggiore rispetto alle azioni (0,44%) ma soprattutto diversi studi di portafoglio hanno evidenziato che le monete hanno esercitato la loro funzione di riduzione del rischio di un portafoglio investito con azioni e obbligazioni.

La mia tesi di laurea sull’investimento in monete da collezione

Diversi anni fa ho preparato una tesi proprio sul collezionismo numismatico come investimento ed ho analizzato due monete: Ferdinando IV di Borbone e Maria Luigia D’Austria.

Ebbene, ho osservato che il rendimento medio queste due monete, dal 1994 al 2010, è stato rispettivamente del 100% e del 150%.

Inoltre le oscillazioni di prezzo in quel periodo sono state minime e ciò significa che investire in monete è risultato più stabile che, ad esempio, investire in azioni i cui prezzi oscillano con molta più facilità.

Partendo da questi presupposti è utile porre attenzione anche sul fatto che è possibile sfruttare le inefficienze del mercato osservando i trend e le piccole oscillazioni dei prezzi delle monete, ponendo in essere diverse strategie interessanti come l’arbitraggio, ad esempio.

Queste valutazione possono essere eseguite in modo approfondito perché è possibile accedere a degli enormi database delle transazioni dei passaggi in asta (che sono superi ad 8 milioni).

Grazie a questi database è possibile osservare tutti i passaggi in asta, quindi tutte le compravendite che hanno interessato una certa moneta, così da conoscerne tutte le variazioni di prezzo avvenute durante il corso degli anni.

In questo modo valutiamo trend e prezzi con molta più cognizione di causa.

Quanto investire in monete da collezione

Il prezzo di una moneta d’interesse per un investitore va da qualche centinaia di euro fino ad aver superato il valore di 10.000.000 di euro, che è probabilmente la moneta più costosa.

Quindi l’investimento in monete è per tutte le tasche, tuttavia quanto più una moneta è costosa, tanto più è contesa dai collezionisti per la sua bellezza, rarità e stato di conservazione e con maggiori probabilità il prezzo tende a salire.

Per le monete che costano poco invece (fino a qualche centinaia di euro) può essere più difficile vendere la moneta ed è quindi importante ai fini dell’investimento che il prezzo sia in sconto.

Tassazione monete da collezione

Le monete sono esenti da IVA e come un qualsiasi investimento vige l’obbligo di dichiarare le plusvalenze (tassate al 26%).

Qualora l’investimento sia maggiore di 12.500 euro l’operazione di acquisto deve essere segnalata all”Unità di Informazione Finanziaria.

Dove comprare le monete da collezione

Sono 2 mercati dove principalmente puoi acquistare monete:

  • le case d’aste;
  • i commercianti numismatici ovvero i negozi di monete sia fisicamente che attraverso gli ecommerce delle varie case d’asta e dei commercianti.

Noi ti consigliamo prevalentemente di rivolgerti alle case d’asta per un semplice motivo.

In una casa d’aste è più difficile rischiare di pagare la moneta ad un prezzo troppo alto perché una casa d’aste cercherà di praticare sempre i prezzi in linea con il mercato. In caso contrario rischia di non vendere nulla.

Un commerciante invece potrebbe applicare un prezzo troppo alto.

Sconsigliamo invece di acquistare direttamente dai privati anche se può sembrare un’interessante occasione. Questo perché nel collezionismo numismatico ci sono tantissimi falsi, per cui per evitare questo rischio bisogna assolutamente comprare da professionisti del settore.

Consulenza sull’investimento in monete da collezione

Ho iniziato a collezionare monete da quando avevo 10 anni, adesso ne ho 38. In più sono laureato in finanza.

Se necessiti di una consulenza sull’investimento in monete, contattami all’indirizzo info@finanzafacile.net.