A quanto ammonta il valore delle polizze vita dormienti in Italia

A seguito di una lunga indagine  l’IVASS ha scoperto l’esistenza di circa 21.370 polizze vita dormienti.

Il tutto per un importo pari a 335 milioni di euro.

Basti pensare che l’Istituto, dal 2017 a oggi, ha evidenziato 208.863 polizze vita dormienti, per un totale di 3,9 miliari di euro appartenenti a beneficiari totalmente inconsapevoli della loro esistenza.

In generale, è emerso che, in riferimento alle ultime polizze dormienti rinvenute, 10.398 di esse appartengono ad assicurati deceduti e le altre 10.972 sono polizze che non sono state riscosse al termine del contratto.

In aggiunta, altre 436, equivalenti a 7 milioni di euro, non potranno essere mai più prelevate. Essendo passato il periodo di tempo massimo, sono andate in prescrizione e verranno devolute al Fondo Rapporti Dormienti.

Un’altra particolare menzione spetta a 13.000 polizze vita (presumibilmente) dormienti, ancora sotto indagini, in quanto le Imprese Assicuratrici non sono state in grado di recuperare i codici fiscali dei clienti né di verificarne il decesso o meno.

Ulteriori notizie sono giunte dall’Ivass stesso.

È stato dichiarato che sono in corso ulteriori verifiche. Questa volta, verranno controllate le polizze dormienti, scadute tra il 2001 e il 2006.

Un controllo successivo riguarderà, invece, le polizze estere.

Come verificare l’esistenza delle polizze vita dormienti

Alla luce di tutto ciò, è implicito il fatto che a breve, milioni di persone verranno a conoscenza dell’esistenza di polizze stipulate e mai riscosse.

Pertanto, risulta opportuno e conveniente verificare se un parente deceduto abbia stipulato una polizza sulla vita e non l’abbia mai riscossa.

A riguardo, l’IVASS propone che vi è la possibilità di seguire due differenti strade:

Rivolgersi alla banca, all’intermediario assicurativo o compagnia assicurativa utilizzata dal parente

ragazzo entra in banca

In questo caso, si possono chiedere informazioni circa l’esistenza di una polizza. Piuttosto, è preferibile avanzare queste richieste in forma scritta. Per fare ciò, è possibile trovare online diversi facsimile di richiesta.

Rivolgersi al “Servizio ricerca coperture assicurative vita

Si tratta di un servizio fornito dall’ANIA, cioè l’Associazione Nazionale delle Imprese di Assicurazione.

In questo modo, vengono fornite ai richiedenti come, per esempio, il coniuge della persona deceduta, informazioni circa l’esistenza o meno di polizze sulla vita relative al deceduto e che non sono ancora state riscosse.

C’è una sola limitazione: le informazioni riguardano esclusivamente le compagnie assicurative italiane e non anche quelle estere.

Tra l’altro, questo servizio consente di verificare se il richiedente sia effettivamente uno dei beneficiari.

Per questo motivo, sarebbe meglio formulare differenti richieste in base a quanti potrebbero essere i presunti beneficiari della polizza dormiente.

Comunque, per ogni eventuale informazione, è opportuno telefonare al Contact Center Consumatori dell’IVASS al numero 800 486661, i cui operatori saranno in grado di chiarire ogni dubbio.

Entro quanto tempo è possibile richiedere i rimborsi?

Tuttavia, le polizze vita dormienti non continuano a giacere nelle casse dell’Impresa Assicuratrice per un periodo di tempo illimitato in quanto è previsto un intervallo di prescrizione.

Difatti, la normativa prevede che, a partire da tutti gli eventi avvenuti successivamente al 20 ottobre 2010, tali polizze possono essere riscosse entro 10 anni dall’evento.

Si chiarisce che con “evento” si intende il decesso dell’assicurato o la scadenza stessa del contratto di assicurazione.

Comunque, superata questa tempistica, le compagnie assicuratrici sono obbligate a devolvere l’importo al Fondo Rapporti Dormienti, il quale è stato istituito presso la Consap.

Se vuoi approfondire ulteriormente l’argomento legato alle polizze vita dormienti, ti invito a leggere questo PDF creato dall’ANIA, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici.