A partire dal 1 Luglio 2020, in linea teorica, il pos è obbligatorio. Tuttavia non vi sarà alcun sanzione per i trasgressori.
Questo significa che commercianti, medici, notai e moli altri ancora, non riceveranno alcuna multa o avvertimento se sprovvisti di Pos; queste sono solo alcune delle caratteristiche del nuovo Decreto Fiscale 2020. Ovviamente non dobbiamo dimenticare che non è oro tutto ciò che luccica, e che sempre dal primo giorno di Luglio inizia anche la famosa lotteria degli scontrini.
Stando sempre al contenuto del Decreto fiscale, nel caso in cui il commerciante neghi al cliente la possibilità di partecipare alla lotteria trasmettendo il suo codice fiscale all’Agenzia delle Entrate, sarà lui stesso a dover subire un’inattesa visita.
La classica multa da 500 euro è stata sostituita con una segnalazione da parte del cliente che fa scattare immediatamente i controlli dell’Agenzia delle Entrate sull’attività incolpata. Andiamo dunque adesso a scoprire insieme come funziona l’obbligo del Pos più nel dettaglio, focalizzandoci anche sui soggetti che devono sottostare alla regolamentazione.
1° Luglio 2020 – Pos obbligatorio ma senza sanzioni
Come abbiamo potuto apprendere da un’approfondita lettura al nuovo Decreto Fiscale, il cui scopo vi ricordiamo essere il contrasto dell’evasione, a partire dal primo giorno di Luglio i commercianti saranno obbligati ad accettare la moneta elettronica oltre al classico contante.
Questo significa che l’esercizio dovrà dotarsi dell’apposito dispositivo Pos che permette la comunicazione con carte di credito e conti correnti, mezzi tramite i quali il cliente potrà pagare la merce o il servizio che desidera acquistare.
Nonostante inizialmente fossero previste sanzioni amministrative per tutti i commercianti che si rifiutassero di seguire le regole, sono state successivamente eliminate. Vi ricordiamo che sono molti i vantaggi dati dal pagamento tramite Pos. Innanzitutto vi è la possibilità di pagare grandi somme di denaro senza dover rischiare portandosi moneta fisica dietro.
Dopodiché troviamo anche la migliore tracciabilità del denaro circolante sul mercato, e la possibilità per il commerciante di accumulare ogni guadagno su un singolo conto corrente.
Inoltre capiterà sempre più spesso che i clienti di qualsiasi attività commerciali vogliano pagare i propri acquisti con moneta elettronica e non più con il contante. Ciò significa che un’azienda sprovvista di pos potrebbe perdere delle vendite se il cliente non dispone di contante.
Obbligo Pos, cos’è?
Come vi abbiamo accennato anche in precedenza, l’obbligo del pos rappresenta un adempimento fiscale la cui entrata in vigore risale a molti anni fa. Stiamo parlando di dicembre 2012, anno in cui per la prima volta il decreto sviluppo bis è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”, annunciandone l’imminente entrata in vigore.
Lo scopo precedente è perfettamente uguale a quello odierno; combattere l’evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro sporco con tutti i mezzi a disposizione, favorendo contemporaneamente la diffusione dell’utilizzo di carte contactless come principale strumento di pagamento. Il decreto sviluppo bis tuttavia non si era soltanto limitato ad imporre l’obbligo Pos, ma aveva stabilito anche una determinata soglia sopra la quale il denaro contante non deve più essere utilizzato.
Era strettamente vietato fare acquisti in denaro contante per una somma maggiore di 999,99 euro. Nel corso del tempo questo limite è stato più volte cambiato. Una regola ferrea sta per arrivare finalmente con la Legge di Bilancio 2020, la cui soglia massima resterà inizialmente a 2000 euro, per poi abbassarsi automaticamente nel 2022 a 1000 euro.
Il discorso legato alle sanzioni resta comunque sempre invariato, i trenta euro di multa previsti nel 2016 non sono mai diventati realtà, e il decreto fiscale 2020 prevede solo il controllo dell’attività che non rispetta la regolamentazione, un controllo approfondito che verrà svolto dall’Agenzia delle Entrate.
Pos obbligatorio e sanzioni, tutti i dettagli a riguardo
Non abbiamo molto da dire a riguardo del Pos obbligatorio, in quanto il suo funzionamento è davvero molto semplice. Qualunque attività che venda beni o servizi è obbligata a dotare il proprio punto di lavoro di un dispositivo Pos per i pagamenti virtuali.
Nonostante ciò, chi decide di non seguire le indicazioni del Governo, e trasgredire la legge, non riceve alcuna sanzione. Possiamo quindi affermare che i commercianti, non essendoci alcuna sanzione, non avranno minimamente paura di trasgredire e rifiutare l’attivazione del Pos. Le multe potrebbero arrivare solo alla fine del 2020, con l’entrata in vigore del nuovo decreto fiscale.
Pos obbligatorio per chi?
L’obbligo di accettare pagamenti tramite Pos coinvolge tutti i professionisti e commercianti d’Italia che offrono al pubblico i propri prodotti o servizi in cambio di un compenso in denaro. In questa fascia rientrano quindi sia architetti, avvocati o ingegneri, negozianti, dirigenti di bar o artigiani. Anche per medici e dentisti è scattato l’obbligo di avere un dispositivo Pos funzionante presso la sede di lavoro.
Approfondimenti sull’obbligo del pagamento con pos
Alla luce di quanto appreso in questo articoli, l’obbligo del pos rimane ancora una pura formalità ma l’enorme diffusione delle carte prepagate come mezzo di pagamento, pone ormai qualsiasi attività d’innanzi alla scelta di acquistare un pos per evitare di perdere vendita, qualora un cliente non disponesse di denaro contante.
In tal senso è utile dare un’occhiata alle nostre guide dedicate al pos:
[…] è vero che in Italia il pos non è ancora obbligatorio è altrettanto vero che ormai un pos nei negozio deve esserci sempre perché gli italiani si stanno […]