Fallimento della Banca che ha emesso la carta con iban

Il primo tra tutti i rischi riguarda la sicurezza dei tuoi risparmi. Quindi se la banca che emette la carta fallisce dove vanno a finire i tuoi soldi?

Il rischio è il medesimo rispetto a quello di un conto corrente.

L’unica accortezza deve essere però quella di sottoscrivere carte con IBAN in Italia o comunque in Paesi aderenti all’Unione Europea.

Ad esempio in Italia, al contrario di quanto facciano credere i giornali, il sistema bancario  è solido ed i rischi sono vicini allo zero.

Anche perché le banche aderiscono al fondo di tutela interbancario che garantisce la liquidità fino a €100.000 per correntista in caso di fallimento della banca.

I 100.000 euro valgono per testa e per banca. Se, ad esempio, hai €200.000 sul conto cointestato su una banca e  €2000 su una prepagata di un’altra banca cosa succede se entrambe le banche falliscono?

Riceverai i 200.000€ dalla banca perché il fondo di tutela interbancario:

  • Darà €100.000€ a testa (a a te ed alla persona con cui hai aperto il conto cointestato)
  • €2000 dall’altra perché sei coperto fino a €100.000 anche con l’altra banca.

Diverso il caso  se  fai una carta con IBAN in società finanziarie  che hanno sedi legali in Paesi discutibili dal punto di vista normativo.

Per questo è assolutamente importante fare una carta con IBAN la cui banca ha sede legale in Italia o comunque in paesi europei Anche perché le carte con IBAN hanno costi ridicoli di gestione costi per operazioni in alcuni casi pari a zero.

Anche i titolari di carte prepagate postali sono tutelati in caso di dissesti finanziari però mentre per le banche la garanzia e posta dal fondo tutela interbancario, per le poste la garanzia è data dalla cassa depositi e prestiti.

Utilizzo fraudolento della carta

Prima di tutto non conservare mai il PIN insieme alla carta.

Questo consiglio sembra assolutamente scontato ma ti possiamo garantire che esiste  una certa percentuale di persone che ancora conserva il pin della carta insieme bancomat o alle carte magari nel portafogli o nella borsa.

E c’è una percentuale ancora più alta di persone che segnano i il pin sul cellulare e lo rinominano con la parola password o similare.

Ormai i ladri sono scaltri e sanno benissimo che spesso le persone scrivono password carta o cose similari sul cellulare.

Quando una persona perde il portafogli magari insieme al cellulare, il ladro la prima cosa che fa è quella di verificare se hai segnato il pin della carta o del bancomat sul cellulare.

Ti ricordo che dare la password ad un malintenzionato seppur in modo involontario come quella di segnarla sul cellulare, equivale a dare le chiavi dell’auto della macchina al ladro.

In questo caso quindi la compagnia assicurativa non rimborsa. La stessa cosa vale se clicchi sulle email fraudolente.

Infatti non devi mai cliccare nelle email inviate da banche poste società finanziarie  come carta di credito, PayPal ecc… Le società finanziarie non ti chiederanno mai di cliccare ad un’email proprio perché questo è un fenomeno tipico di chi vuole sottrarti dati.

truffe paypal

Questo fenomeno  viene tecnicamente definito tentativo di phishing e sicuramente ne hai sentito parlare.

Vediamo ad esempio un messaggio fraudolento Questa sembra una normale email ricevuta da PayPal (paypal è il sistema per inviare ricevere i pagamenti, collegabile ai conti correnti e alle carte prepagate o alle carte con IBAN) In realtà trattasi di un’email fraudolenta.

Se l’utente Clicca sui link presenti nell’email viene rimandato ad una pagina che sembra quella di PayPal ma è tutt’altro.

L’utente inserisce la propria  user ID e password  credendo di essere nel sito della banca in questo caso di PayPal,  ma queste informazioni  vanno a finire nel computer di un malintenzionato che copia i dati e li utilizza per prosciugare il conto del malcapitato.

Quindi per non saper né leggere né scrivere non cliccare mai e poi mai ad email di banche, società finanziarie, carte di credito eccetera. Un sistema per capire facilmente se si tratta di tentativo di un phishing è quello di verificare da quale email ti arriva il messaggio.

Nel nostro caso la mail ha come estensione XX.it e non paypal.com perché appunto l’estensione paypal.com è solo di proprietà di paypal.com

Anche in questo caso se clicchi su un email fraudolenta fornisci i tuoi dati di accesso a persone terze e potrebbero clonarti la carta.

Difficilmente rivedrai i tuoi soldi perché quasi sempre i gestori non rimborsano in quanto l’utente, che è responsabile dei propri dati, li ha ceduti ad un malintenzionato.

Tuttavia se hai subito truffe telematiche, ti consigliamo vivamente di rivolgerti all’arbitro bancario finanziario perché:

  • è un’operazione quasi gratuita;
  • in poco tempo riesci a risolvere le controversie finanziarie.

Rischio aumento costi della carta

Un altro rischio riguarda le variazioni contrattuali unilaterali.

Spesso le variazioni unilaterali riguardano variazioni normative non vanno ad impattare sui costi ma a volte queste variazioni sono dettate dalla banca e possono portare ad un incremento dei costi della carta di credito.

Gli aumenti delle commissioni vengono effettuati di rado e devono essere fatte con un preavviso di almeno 60 giorni.

Quindi tu hai tutto il tempo per poter recedere dal contratto che per legge deve essere a zero spese.

Quindi siccome la c’è un’elevata facilità nell’aprire e chiudere un rapporto, che sia di conto corrente o di una carta prepagata o di una carta con IBAN, questo rischio è veramente molto ridotto.