La tassazione delle polizze vita rende questi strumenti assicurativi molto convenienti perché godono di interessanti benefici fiscali che essenzialmente sono di 4 tipi:

  • applicazione di un tassa mini patrimoniale sugli investimenti;
  • plusvalenze sui titoli;
  • tassa di successione;
  • detrazione fiscale.

In linea generale i rendimenti provenienti dalle polizze vita vengono tassati al 26%.

Però è importante ricordare che esistono diverse tipologie di polizze e che la loro tassazione è differente.

Ci sono le polizze vita a capitale garantito, conosciute anche come polizze a valore intero e quelle che non garantiscono il capitale, come le polizze unit Linked e Index Linked.  Nei prossimi paragrafi potrai leggere come funziona la tassazione delle polizze vita in relazione al prodotto assicurativo.

Tassazione polizze vita a capitale garantito

In questo paragrafo parleremo delle differenti tipologie di tassazione polizze vita a capitale garantito. Analizziamole nel dettaglio.

Capital gain

La tassa sul guadagno degli investimenti, la cosiddetta capital gain, è divisa in Italia in due aliquote:

  • 12,5% per i titoli di Stato italiani 
  • tutti gli altri investimenti invece si paga il 26% sul guadagno. 

Siccome le polizze a capitale garantito comprendono moltissimi titoli di Stato italiani, sul rendimento totale del fondo non andrai a pagare il 26%.

Pagherai,invece, una media che generalmente per molti fondi assicurativi risulta essere di poco sotto il 20%. 

Se ti intendi di finanza e mercati finanziari, potrai pensare che la presenza massiccia di titoli di Stato sia poco conveniente in termini di investimento. 

In realtà, solo nel caso delle polizze vita a capitale garantito, non è proprio così.

Questo perché i titoli vengono valorizzati al costo storico.

Il costo storico è un tipo di valorizzazione che non tiene conto delle fluttuazioni di mercato di un titolo e quindi permette polizze vita di mantenere un ottimo rendimento. 

Mini patrimoniale

Tieni conti che sul capitale investito dovrai pagare annualmente allo Stato, una commissione del 0,20%.

In pratica quindi per ogni €1000 di investimento devi pagare allo Stato €2 anche se sei in perdita. 

 Nel capitolo dedicata tassazione delle polizze unit Linked ti svelerò un trucchetto, del tutto legittimo, (utilizzato dai grandi investitori) per evitare di pagare la Mini patrimoniale.

Tassa di successione

Rispetto a molti Paese europei, la nostra tassa di successione prevede aliquote particolarmente basse.

Ad esempio, se gli eredi sono parenti di primo grado, l’aliquota previste è del 4% solo per patrimoni superiori al milione.

Ciò significa che, al di sotto del milione di euro, le polizze vita sono completamente esenti da successione, non solo dal punto di vista delle tasse, ma anche dall’imponibile del patrimonio. 

Facciamo un esempio.

Supponi di avere un patrimoni di 400.000€ e decidi di fare una polizza di 500.000€, il tuo patrimonio da successione arriva a 900.000€. Essendo sotto il milione di euro non dovrai pagare la tassa di successione al 4%.

Tassazione polizze vita a capitale non garantito

Ora scopriremo come funziona la tassazione sulle polizze vita a capitale non garantito.

Capital gain

Al contrario delle polizze a capitale garantito, in quelle a capitale non garantito la componente dei titoli di Stato all’interno del portafoglio titoli è molto basso.

Questo perché, non essendoci la valorizzazione del titolo al costo storico ma di mercato, gli investimenti devono essere ben diversificati.

A grande linee, il capital gain delle polizze vita a capitale non garantito funziona in modo simile quello dei fondi d’investimento.

Mini patrimoniale

Siccome le polizze vita a capitale garantito non sono considerate ad alto contenuto finanziario, la mini patrimoniale sarà pari al 0,20% sul capitale investito, a prescindere dall’entità del patrimonio. 

Tassa di successione

La tassa di successione è l’unico vero vantaggio fiscale delle polizze ad alto contenuto finanziario, come le polizze unit Linked e Index Linked. 

Immagina questo genere di polizze come dei contenitori di strumenti finanziari.  L’investitore godrà, oltre che dei benefici fiscali anche dell’impignorabilità ed insequestrabilità delle somme investite.

Detrazioni fiscali

Non sono ammesse detrazioni fiscali per le polizze vita.

Quei pochissimi risparmiatori che hanno polizze sottoscritte prima del 2001 possono godere ancora di una detrazione fiscale del 19% dell’importo versato, fino al valore della polizza massimo di €530.

Tassazione polizze miste

Esistono anche delle polizze vita che all’interno hanno delle polizze ramo danni.

L’esempio più comune è quello delle temporanee caso morte. 

In questo caso, rispetto a tutto quello che abbiamo letto sopra, puoi scaricare il 19% della parte di premio relativa alla temporanea caso morte. 

Tuttavia all’interno di una polizza vita l’incidenza della temporanea caso morte all’interno del premio è ridicola.

Il nostro consiglio è di sottoscrivere una polizza temporanea caso morte separatamente da una polizza vita, così da godere a pieno delle coperture di entrambe.

Altre caratteristiche fiscali delle polizze vita 

Le polizze vita, al pari dei fondi comuni di investimento, presentano una tassazione differita sulle plusvalenze. 

Questo significa che paghi il capital gain, ovvero il guadagno legato alla della polizza vita, in relazione all’acquisto, solo quando avrai venduto la polizza vita

L’altro aspetto è legato a l’impignorabilità e insequestrabilità delle polizze.