Il contante che si trova all’interno della carta prepagata è considerata un valore monetario. Pertanto come il conto corrente, anche la carta prepagata è parte della successione.

Di norma la carta prepagata sarà estinta e la somma accreditata sul conto corrente. A quel punto la somma della liquidità della carta e del conto corrente verrà inserita nel patrimonio facente parte della successione.

Una differenza sostanziale riguarda invece le carte di credito tradizionali.

La carta di credito è uno strumento che non contiene soldi all’interno. 

Con la carta di credito si effettuano i pagamenti, che verranno poi addebitati il mese successivo sul conto corrente. Può quindi capitare che attraverso la carta di credito debbano essere pagati degli importi. 

In quel caso la carta viene estinta e le eventuali somme a debito verranno decurtate dal conto corrente.

Come si fa a capire se il defunto era titolare di una carta prepagata?

Le carte prepagate non sono necessariamente collegate al conto, quindi potrebbe non emergere l’esistenza di una carta prepagata dal conto corrente.

Tuttavia le banche devono rilasciare una dichiarazione dei rapporti in essere del de cuius soggetti a successione, quindi escluse le polizze vita.

Il quel documento emergerà se sia presente o meno una prepagata.

Se invece la carta è stata emessa da un altro intermediario finanziario, quello che devi fare è inviare la documentazione dell’avvenuto decesso e chiedere se ci sono rapporti in essere presso quell’istituto di credito o società finanziaria.