L’assicurazione sanitaria privata rappresenta un vero e proprio lascia passare per accedere a prestazioni mediche specialistiche private, risparmiando tempo e denaro. Di certo negli ultimi anni, il ricorso alle assicurazioni sanitarie è cresciuto di pari passo con l’abbassamento della qualità del servizio sanitario italiano. Infatti, anche se in Italia le cure mediche pubbliche sono gratuite (come certamente avrai già avuto modo di testare sulla tua pelle) i tempi di attesa per accedere alle prestazioni sanitarie possono essere davvero molto lunghi. Ed ecco che le assicurazioni mediche possono facilitarti la vita rimborsando le tue spese sanitarie oppure fornendo una rendita temporanea. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di comprendere i pro ed i contro della polizza medica e quali sono le sue caratteristiche principali.

Quando e perché stipulare un’assicurazione sanitaria privata

Non esiste un momento giusto o sbagliato per pensare di stipulare un’assicurazione sanitaria privata perché la salute è un bene prezioso da tutelare a qualsiasi età. Prendere una decisione del genere ha soprattutto carattere preventivo perché ci si tutela in funzione di possibili esigenze mediche future proprie o della famiglia. Come anticipato in apertura, quando ci si ritrova a dover fronteggiare i tempi di attesa della sanità pubblica, che possono superare anche i 12 mesi, il ricorso a cure mediche specialistiche private è l’unica strada alternativa. Il fatto è che accedere alle prestazioni sanitarie private ha spesso costi molto elevati, se non proibitivi. Alla luce di queste due problematiche (tempi di attesa e costi alti) pensare di stipulare una polizza medica privata può essere la soluzione più giusta. Come vedremo nel prossimo paragrafo, il costo di questo genere di polizze non è eccessivo e dipenderà, ovviamente, dalle garanzie che deciderai di inserire.

Quanto costa una polizza sanitaria?

Non esiste un prezzo fisso per le assicurazioni sanitaria ma in maniera molto approssimativa, potremmo dire che una polizza del genere può costare dai 200 euro in su all’anno.

Cosa copre una polizza medica?

Fin qui abbiamo parlato delle motivazioni che potrebbero spingerti a stipulare un polizza medica ma è arrivato il momento di capire nel dettaglio quali spese copre quest’assicurazione. Bene, sappi che in base alle tue esigenze, puoi scegliere tra due differenti tipologie base di polizza che scopriremo a breve. Ogni assicurazione, poi, offre pacchetti personalizzati che prevedono prestazioni e servizi aggiuntivi. Ad esempio, alcune coprono anche il rischio di infortuni o invalidità permanente. Starà a te decidere quale fa al caso tuo, in base alle tue esigenze specifiche.

Polizza rimborso spese mediche

Con questo tipo di polizza sanitaria non dovrai pagare le spese mediche oppure le anticiperai e l’assicurazione provvederà a rimborsartele. Inoltre potrai scegliere tra una serie di struttura mediche private convenzionate con la tua assicurazione.

Polizza per indennità

Quest’altra tipologia di polizza, invece, ti mette a disposizione un certo capitale prestabilito al verificarsi di un dato evento (il sopraggiungere di una malattia grave, ad esempio) oppure una rendita fissa giornaliera durante l’intera durata della malattia, ricovero o convalescenza.

Cosa non copre un’assicurazione sanitaria?

polizza medica Quelli che stai per scoprire sono i casi più comuni che non vengono assicurati da una polizza sanitaria. Tuttavia, prima di stipularne una, accertati con assoluta attenzione di tutte le casistiche coperte e non coperte. In questo modo eviterai brutte sorprese. Tornando a noi, l’assicurazione medica non copre:

  •  i trattamenti di malattie derivate da abuso e uso non terapeutico di alcool, psicofarmaci, stupefacenti o allucinogeni;
  •  le prestazioni mediche con finalità estetiche (interventi estetici, cure dietologhe, correzioni di difetti fisici), eccetto gli interventi di chirurgia plastica o stomatologica ricostruttiva successivi a infortuni o interventi demolitivi;
  • le conseguenze di eruzioni vulcaniche, guerra, movimenti tellurici e insurrezioni;
  • le prestazioni relative all’interruzione di gravidanza volontaria per scopi non terapeutici;
  • i trattamenti di particolari malattie, quali Aids, schizofrenia e altri disturbi di tipo psichico.

Quando stipuli una polizza medica a cosa devi fare attenzione?

Quando decidi di stipulare una polizza sanitaria devi ovviamente consultare con attenzione tutte le clausole del contratto. Ma in generale questa è una regola da seguire quando si sottoscrive qualsiasi contratto assicurativo. Nel caso specifico delle assicurazioni mediche, però, fai attenzione alle dichiarazioni che fai in sede di stipula della polizza. Se infatti, ad esempio, ometti di dichiarare una patologia di cui sei affetto, se dovesse verificarsi un evento che chiami in causa l’assicurazione, quest’ultima potrebbe rifiutarsi legittimamente di tutelarti. Quindi massima sincerità circa il tuo stato di salute, come accade anche nel caso delle polizze vita.

Il premio di un’assicurazione sanitaria è deducibile?

La risposta a questa domande è “dipende”. Se la tua assicurazione rimborsa solo le spese mediche, non potrai portarla in deduzione in sede di dichiarazione dei redditi. Al contrario, se si tratta di una polizza che ti tutela anche in caso di infortuni potrai dedurla sia se è intestata a te oppure anche a familiari che sono a tuo carico.

Diritto di ripensamento e recesso del piano sanitario

Spesso, accade che un cliente, dopo aver acquistato l’assicurazione sanitaria, si chieda se sia possibile cambiare idea, annullare il contratto e ricevere il rimborso del premio pagato. Si tratta di una condizione possibile, ma solo a certe condizioni. Come per qualsiasi acquisto, è possibile recedere dal contratto stipulato, avvalendosi del cosiddetto “diritto di ripensamento”. Però, il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni dalla data del pagamento. Superata questa data, non si può cambiare idea. Generalmente, per recedere dal contratto, è necessario inviare all’Impresa assicurativa una e-mail, contenente l’IBAN e i dati dell’intestatario del conto corrente su cui si vuole ricevere l’accredito del rimborso, nonché quelli del contraente.