È possibile inserire tra i beneficiari di una polizza vita un persona non erede? Sì è possibile farlo. E’ il caso della persona anziana che inserisce la badante come beneficiaria di una polizza oppure l’amante. Ma esistono anche casi bizzarri dove tra i beneficiari vengono inseriti animali domestici o addirittura personaggi di fantasia.

Il motivo è che le polizze vita non rientrano nell’asse ereditario e sono esenti da imposta di successione. Da ciò deriva che il beneficiario della polizza vita non sarà reso noto a nessuno, ad eccezione del beneficiario stesso.

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Beneficiario polizza vita non erede: la modifica del beneficiario

beneficiario polizza vita non erede

Il beneficiario potrà essere cambiato solo da chi ha stipulato la polizza, in due modi:

  • Con una comunicazione scritta inviata alla compagnia assicurativa;
  • Tramite testamento ma vi deve essere il riferimento alla somma assicurata (art.1920 e 1921 c.c.)

Il testamento non prevale sulla polizza ma è l’ultima volontà del contraente a prevalere. Tuttavia se il beneficiario invia una raccomandata dove accetta il beneficio della polizza, il contraente non potrà più modificare il beneficiario.

Gli eredi possono venire a conoscenza della polizza vita?

Per quanto riguarda le polizze vita, le compagnie assicurative devono comunicare agli eredi che ne facciano richiesta, tutti i dati relativi al contraente e alla polizza, ad eccezione dei nominativi dei beneficiari. Quindi gli eredi potranno sapere dell’esistenza della polizza e del suo importo ma non l’identità dell’intestatario.

Questo perché l’identità del beneficiario è protetta dalla legge sulla privacy e in nessun modo la compagnia assicurativa può essere costretta a rendere noto il nominativo. Lo stesso Garante della privacy ha affermato che rendere nota l’identità del beneficiario di una polizza vita agli eredi non è in alcun modo funzionale ma è invece lesivo della privacy del beneficiario stesso.

Agli eredi spetta comunque la quota di legittima

Può capitare che la polizza vada ad intaccare la quota legittima, ovvero la fetta di patrimonio che spetta per legge agli eredi. Se questa quota viene intaccata, gli eredi possono chiedere il reintegro della quota al beneficiario della polizza. Facciamo un esempio concreto: Muore il padre di due figli con un patrimonio di 90.000 euro di cui 50.000 in una polizza intestata alla nipote.

Ai due figli per legge spetterebbe un terzo ciascuno quindi 30.000 euro a testa. Ma per via della polizza avrebbero solo 20.000 euro a testa (ovvero i 40.000 euro rimasti sul conto). In questo caso gli eredi, possono chiedere alla beneficiaria della polizza il reintegro della loro quota legittima, ovvero 10.000 euro a testa.

Come faccio a sapere se sono beneficiario di una polizza vita

Pensi che qualcuno possa averti designato come beneficiario di una polizza vita ma non sai come verificarlo? Ti basta semplicemente rivolgerti all’Ania, che sarebbe l’associazione italiane delle imprese d’assicurazione.

Andando sul sito di Ania, nella sezione dedicata alla ricerca delle polizze vita (https://www.ania.it/ricerca-polizze-vita), puoi scoprire se una persona defunta aveva sottoscritto un’assicurazione di questo tipo. La richiesta può essere inoltrata anche da una persona che presume possa essere beneficiario ma non è ha la certezza.