Differenze tra mercato primario e secondario

L’esempio classico del mercato primario è quello della quotazione in borsa di nuove azioni, ovvero dell’offerta pubblica di sottoscrizione, nota anche con l’acronimo di IPO.

Lo scopo che società e Stati possono raggiungere tramite il mercato primario è principalmente quello di ottenere nuovi fondi dagli investitori e quindi nuova liquidità. Se vuoi conoscere in modo più approfondito i vantaggi a cui una società può aspirare quotandosi in Borsa, ti suggerisco di leggere il mio articolo che parla del perché le aziende si quotano in Borsa.

Il mercato secondario invece permette agli investitori, che in precedenza hanno già sottoscritto dei titoli, di smobilizzare la loro posizione cedendola ad altri investitori, innescando delle vere e proprie compravendite di titoli.

Il mercato primario ed il mercato secondario sono strettamente connessi tra di loro, infatti il primo può svilupparsi solo se sostenuto da un ampio mercato secondario. 

Allo stesso tempo, il mercato secondario è tanto più grande e dinamico quanto più sono di buona qualità le nuove emissioni sul mercato primario. Entrambi, quindi, trovano nella Borsa valori l’incontro ideale che ne consente l’esistenza e lo sviluppo. In tema di buona qualità delle nuove emissioni di titoli ti consiglio di leggere l’approfondimento dedicato ai requisiti necessari affinché un’azienda possa quotarsi in Borsa.

Se invece vuoi conoscere più a fondo come acquistare titoli di aziende appena quotate, dai un’occhiata alla guida che parla di come comprare IPO.