Stai per scoprire quali sono i finanziamenti a fondo perduto che puoi richiedere nel 2021, suddivisi per tipologia di bando e requisiti necessari per inoltrare la domanda.

Nella seconda parte di quest’articolo, inoltre, ti spiegherò come funzionano i prestiti a fondo perduto e quali sono le caratteristiche a cui devi fare maggior attenzione se vuoi massimizzare le probabilità di ottenerli.

Finanziamenti a fondo perduto con il Decreto Sostegni bis

Il Decreto Sostegni bis, entrato in vigore il 26 maggio 2021, prevede un ghiotto ventaglio di opportunità per le partite iva che rispettano i seguenti requisiti:

  • l’attività deve essere già attiva alla data dell’entrata in vigore del decreto;
  • l’azienda deve possedere i requisiti richiesti dal precedente Decreto Sostegni e quindi aver registrato una perdita di fatturato almeno del 30% tra la media mensile di fatturato del 2019 e del 2020;
  • non deve aver dovuto restituire il finanziamento a fondo perduto del Decreto Rilancio di marzo 2021.

Chi ha già ricevuto il finanziamento a fondo perduto erogato secondo le direttive del primo Decreto Sostegni (D.L. n. 73/2021) riceverà, in automatico, lo stesso importo già ottenuto (quindi non serve fare un’ulteriore domanda).

Tuttavia sono state inserite altre opportunità che possono di fatto aumentare l’importo del contributo ottenibile. Ti invito a leggere questo articolo per comprendere tutte le possibilità a tua disposizione.

I principali bandi di finanziamento a fondo perduto attivi nel 2021

Le opportunità legate al Decreto Sostegni bis sono state previste dal Governo per arginare i danni provocati dalla pandemia da Coronavirus sul fatturato delle aziende italiane.

Tuttavia esistono centinaia di altri bandi a fondo perduto, o agevolati, il cui obiettivo è stimolare al crescita e la nascita delle partite iva nel nostro Paese. Vediamo quali sono quelli più importanti che devi assolutamente conoscere.

Bando Smart e Start

Il bando Smart e Start prevede un finanziamento di almeno 100.000 euro a tasso zero, sul 80% o 90% delle spese finanziabili ed un prestito a fondo perduto pari al 30% dell’incentivo ottenuto se la startup avrà sede in una delle regioni del sud Italia come AbruzzoBasilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Per comprendere al meglio come funziona questo bando parzialmente a fondo perduto ti invito a leggere la nostra guida dedicata proprio a Smart e Start.

Bando Brevetti Plus

Il bando Brevetti Plus è un finanziamento a fondo perduto gestito da Invitalia che offre alle pmi italiane l’opportunità di tutelare la proprietà industriale e favorire lo sviluppo della produttività nazionale.

Nel 2020 sono stati stanziati ben 25 milioni di euro per questo bando che assume i tratti di un contributo a sportello. Questo significa che le domande vengono prese in considerazione sulla base dell’ordine cronologico con cui sono presentate e non esiste una scadenza.

ON Oltre Nuove imprese a tasso zero

ON Oltre Nuove Imprese a tasso zero è un incentivo gestito ed erogato da Invitalia che si rivolge a tutte le piccole e medie imprese che operano sul nostro territorio nazionale, gestito da donne di qualsiasi età o giovani fino ai 35 anni.

La seconda edizione del bando ha avuto inizio il 19 maggio del 2021 e da quest’anno non è solo rivolta alle startup ma anche ad aziende con più di 36 mesi e meno di 5 anni di vita.

Resto al Sud

Resto al sud è un incentivo istituito e gestito da Invitalia a cui possono accedere gli imprenditori fino ai 46 anni di età e le cui aziende operano nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia.

Resto al Sud eroga il 35% dell’incentivo a fondo perduto ed il restante 65% con la modalità del prestito agevolato. Inoltre è anche previsto un finanziamento in conto interessi.

Finanziamento a fondo perduto per intrattenimento digitale

Dal 30 giugno 2021 le aziende operanti nel settore dell’intrattenimento possono ottenere un finanziamento a fondo perduto pari al 50% del totale delle spese ammissibili. Le domande possono essere inoltrate direttamente dal sito di Invitalia.

I beneficiari dovranno necessariamente essere aziende che operano nel settore della ideazione o produzione di software, comprese le attività annesse. Per tutte le informazioni relative al contributo a fondo perduto per l’intrattenimento digitale leggi questo articolo.

Voucher internazionalizzazione

Il voucher per l’internazionalizzazione è un incentivo a fondo perduto compreso fra il 45% ed il 70% delle spese ammissibili, rivolto alle piccole e micro imprese italiane che hanno intenzione di operare anche sui mercati esteri.

Il contributo serve a finanziare le consulenze ricevute da Temporary Export Manager (TEM) con competenze digitali.

Bando Selfiemplyment

Selfiemployment è un incentivo dedicato agli aspiranti imprenditori che vogliono mettersi in proprio e prevede un contributo a tasso zero fino a 50.000 euro. Per accedere al bando è necessario essere iscritti a Garanzia Giovani, avere un’età compresa tra 15 e 29 anni ed essere disoccupati e non impegnati in nessun percorso di formazione.

Il prestito è restituibile entro 7 anni.

Finanziamenti per le imprese femminili

In tema di finanziamenti a fondo perduto per imprenditoria femminile sono tantissime le iniziative e le agevolazioni dedicate proprio alle aziende in rosa.

Un Protocollo d’Intesa siglato tra l’ABI ed il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri permette alle imprenditrici italiane di accedere a finanziamenti agevolati per aprire nuove attività o favorire lo sviluppo di aziende già esistenti.

Come ottenere un incentivo a fondo perduto: tutto quello che devi sapere

Ciò che caratterizza gli incentivi a fondo perduto è la totale o parziale assenza dell’obbligo di restituzione delle somme ricevute in prestito.

Può anche accadere che parte del capitale ricevuto in prestito debba essere restituito con rate ed interessi che spesso presentano ulteriori agevolazioni, come tassi ad aliquota zero.

A seconda della tipologia di bando esistono poi diversi tipi di sovvenzioni a fondo perduto, che possono differenziarsi anche in base ai soggetti a cui sono destinati, ad esempio under 30 o giovani imprenditrici.

Possono inoltre essere specificatamente indirizzati verso determinate aree geografiche disagiate, che necessitano di interventi volti ad agevolare l’occupazione e la ricchezza, come ad esempio le regioni del Mezzogiorno.

Finanziamenti a fondo perduto di questo tipo sono, ad esempio, Resto al Sud oppure Smart e Start.

Come vengono erogati i finanziamenti

come ottenere un finanziamento a fondo perduto

Periodicamente enti pubblici che fanno capo all’Unione Europeo, allo Stato o alle Regioni, pubblicano dei bandi specificatamente indirizzati a determinate tipologie di imprenditori (giovani imprenditori, start up, imprenditoria femminili).

Per accedere alle agevolazioni sarà necessario inviare la documentazione richiesta assieme ad un business plan completo ed esaustivo, che esplichi in maniera chiara e precisa il modello di business e gli obiettivi aziendali.

Altro aspetto da tenere bene a mente è che tali agevolazioni sono cumulabili tra loro.

Ciò significa che un imprenditore può tranquillamente ricevere finanziamenti a fondo perduto differenti, provenienti da bandi diversi.

Come presentare la domanda dei finanziamenti a fondo perduto

Ora che abbiamo compreso in maniera esaustiva cosa sono i prestiti a fondo perduto e da quali enti possono essere erogati tramite appositi bandi, passiamo ad analizzare l’aspetto cruciale per un imprenditore, ovvero comprendere le modalità con cui poter accedere alle agevolazioni.

Per prima cosa è opportuno definire in base alle caratteristiche soggettive dell’imprenditore, alla sua attività o all’area geografica in cui opera, a quali tipologie di finanziamenti ha diritto.

Una volta individuato il bando a cui è possibile accedere per ottenere un prestito a fondo perduto, bisognerà prima di tutto verificare la sussistenza di tutti i requisiti richiesti.

Superata tale fase sarà quindi possibile inoltrare la relativa domanda telematica da inviare entro una scadenza prefissata, a cui dovrà essere allegata la documentazione richiesta.

Tutte le domande inoltrate vengono sottoposte ad attenta analisi dall’ente che ha emesso il bando secondo una priorità cronologica.

Se la prima fase valutativa ha esito positivo si passerà automaticamente ad un secondo step, che prevede un colloquio in sede, tramite il quale l’imprenditore che ha richiesto l’agevolazione sarà chiamato a specificare dal vivo ulteriori dettagli del suo progetto imprenditoriale.

Superata anche questa fase, si potrà procedere all’erogazione del finanziamento.

Per rimanere sempre aggiornati sulle novità relative ai finanziamenti a fondo perduto visita spesso il sito di Invitalia, che nel nostro Paese gestisce molti bandi.

Vincoli legati all’erogazione del finanziamento

Se tutto è andato per il verso giusto, il finanziamento è stato erogato e l’imprenditore dispone finalmente dei mezzi necessari per ampliare o avviare il suo progetto d’impresa.

Ci sono però da tenere in considerazione tutta una serie di obblighi che il beneficiario dell’agevolazione è tenuto ad osservare in maniera scrupolosa. Vediamoli nel dettaglio:

  • L’azienda beneficiaria deve necessariamente continuare a svolgere l’attività imprenditoriale per cui è stato erogato il finanziamento per i 5 anni successivi all’accettazione della domanda, conservando la sede legale originaria, qualora l’agevolazione sia rivolta a determinate aree geografiche;
  • Nel caso in cui il finanziamento abbia agevolato l’acquisto di specifici beni impiegati nell’attività d’impresa, la destinazione d’uso di tali beni non potrà essere modificato nei 5 anni successivi all’erogazione del finanziamento;

Le tipologie di agevolazioni a fondo perduto

Cerchiamo ora di comprendere le caratteristiche delle differenti fonti di finanziamento a cui è possibile accedere per ottenere prestiti per aziende a fondo perso.

I finanziamenti a fondo perduto per giovani imprenditori intenzionati ad avviare una start up si dividono in tre differenti tipologie:

Fondi unione europea

Grazie ai Fondi Europei, l’Unione europea ha infatti posto in essere una serie di misure volte a favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, agevolando anche il loro ingresso nel mondo dell’imprenditoria.

A tal proposito ti invito a consultare la nostra guida dedicata ai finanziamenti europei per le imprese.

Invitalia

Come già annunciato in precedenza, l’agenzia nazionale a cui rivolgersi per le agevolazioni a fondo perduto con bandi nazionali è l’INVITALIA.

Ad oggi, l’ente (nato nel 2008) è riuscito a finanziare oltre 800 start up e 2000 imprese per un ammontare totale di oltre 4 miliardi di euro.

Bandi regionali

I finanziamenti regionali a fondo perduto rappresentano un’ulteriore opportunità per i giovani imprenditori o per chi ha intenzione di ampliare la propria azienda.

Come ottenere un finanziamento a fondo perduto senza commettere errori

Per riuscire ad ottenere finanziamenti per aprire attività a fondo perduto è fondamentale fare attenzione ad alcuni semplici particolari che potrebbero decretare l’accettazione o il rigetto della domanda.

In primo luogo, affinché la richiesta di agevolazione venga accolta è opportuno che l’imprenditore o almeno uno dei soci, sia in possesso di requisiti professionalizzanti legati all’ambito di attività dell’impresa finanziata.

Le commissioni di analisi delle domande, infatti, prestano molta attenzione a tale aspetto.

Un’azienda gestita da un imprenditore impreparato e sprovvisto di esperienza all’interno di uno specifico settore imprenditoriale, avrà poche probabilità di riuscire a resistere ed avere successo nel lungo termine.

Una soluzione a tale problema potrebbe essere quella di conseguire certificazione professionalizzanti prima di presentare la domande, in modo tale da offrire un visione più professionale e convincente.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la stesura di un business plan, che dovrebbe essere redatto da un professionista. La stima del fatturato dovrà essere realistica ed in grado di coprire i costi previsti e la remunerazione dell’imprenditore.

Un ulteriore consiglio riguarda le tempistiche. Mai ridursi agli ultimi mesi ma inviare la domanda  per ricevere soldi a fondo perduto, con largo anticipo rispetto all’apertura effettiva dell’attività.

Per non commettere errori, ed assicurarsi di riuscire ad ottenere i fondi, richiedere una consulenza finanziamenti a fondo perduto potrebbe essere una buona idea.

Di solito, il prezzo di una consulenza di questo genere può aggirarsi attorno ai 100 euro.

Una somma non eccessiva che vale la pena sostenere per aumentare le probabilità di ottenere il denaro a fondo perduto che serve alla tua attività.

Finanziamenti a fondo perduto: rispondiamo alle domande più frequenti

Chi ha diritto al fondo perduto?

Il bonus a fondo perduto spetta a tutte le aziende che hanno prodotto un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro nel periodo di imposta precedente. Come riferimento temporale si prende la data di entrata in vigore del Decreto Rilancio.

Chi è escluso dal contributo a fondo perduto?

Il contributo a fondo perduto non può essere erogato alle aziende con fatturato superiore ai 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente ed a quelle che sono rimaste aperte anche durata il lockdown.

Come si fa ad ottenere un finanziamento a fondo perduto?

Per ottenere un finanziamento a fondo perduto è necessario inoltrare la domanda rispettando in modo puntuale tutti i requisiti previsti dal bando che lo disciplina. Sarà necessario allegare una documentazione costituita in primis dal business plan, il documento che espone in modo professionale tutte le caratteristiche dell’attività per cui si vuole ottenere il finanziamento.