La misura Beni strumentali-Nuova Sabatini è stata realizzata per le micro, piccole e medie imprese localizzate sul territorio del nostro Paese e operanti in quasi tutti i campi economici. Una misura che prevede per le PMI forme di agevolazioni per facilitarne l’accesso al credito ai fini dell’acquisto di nuovi impianti e macchinari. Lo scopo dell’iniziativa è favorire l’innovazione del sistema produttivo delle imprese facilitando l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.
Una delle iniziative che ha riscosso maggiore successo tra le imprese negli ultimi anni perché ha consentito loro l’acquisto di macchinari 4.0 e di essere più competitive sul mercato di riferimento. Una misura rinnovata fino al 2025 dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per proseguire senza sosta il processo di digitalizzazione aziendale. Per saperne di più leggi i seguenti paragrafi: cos’è, requisiti richieste all’imprese, funzionamento e agevolazioni, ecco quello che devi conoscere sulla Nuova Sabatini.
Nuova Sabatini: cos’è
La Nuova Sabatini è quindi l’agevolazione stabilita dal Ministero dello Sviluppo Economico con il chiaro fine di favorire l’accesso al credito delle imprese e aumentare la competitività del sistema produttivo italiano. In altre parole, la misura sostiene le imprese con lo scopo di semplificarne l’ottenimento di finanziamenti agevolati da parte delle banche per l’acquisto di macchinari nuovi. Un provvedimento rivolto alle micro, piccole e medie imprese del nostro Paese, comprese le aziende che operano nel campo dell’agricoltura e della pesca.
Sono escluse invece da questa forma agevolata di accesso al credito le imprese che svolgono attività finanziarie e assicurative. La Nuova Sabatini supporta gli investimenti rivolti all’acquisto o al leasing di impianti, macchinari, beni strumentali ad uso produttivo, tecnologie digitali, hardware e software. Non sono ammessi invece i costi relativi a fabbricati e terreni o a macchinari usati. Una buona opportunità per un forte rinnovamento aziendale, per essere al passo con i tempi e competitivi sul mercato.
Nuova Sabatini: requisiti per le imprese
Ora credo sia forte e lecita la tua voglia di sapere esattamente a chi si rivolge la Nuova Sabatini. In effetti, nonostante sia una misura rivolta a tutte le micro, piccole e medie imprese e alla stragrande maggioranza dei settori produttivi, senza limiti territoriali, per le imprese è necessario il rispetto di alcuni requisiti. Possono fruire infatti dell’accesso al credito agevolato le PMI che al momento di presentare la domanda:
-sono costituite regolarmente e iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio territorialmente competente;
-non sono soggette a procedure concorsuali né in liquidazione volontaria;
-non rientrano tra le imprese che hanno ottenuto e non rimborsato gli aiuti ritenuti non compatibili dalla Commissione Europea;
-non rientrano tra le imprese in condizioni di difficoltà;
-hanno una sede operativa nel nostro Paese. Sono ammesse alla misura anche le imprese con sede in uno Stato Membro a condizione però, che entro la data utile per ultimare l’investimento, aprano una sede operativa sul territorio italiano.
Come ti ho spiegato quindi la misura coinvolge tutti i settori, eccezion fatta per le attività assicurative e finanziarie.
Nuova Sabatini: come funziona la misura
Ma come funziona la Nuova Sabatini? Per prima cosa devi sapere che per accedere al credito devi presentare all’istituto bancario, insieme alla domanda di finanziamento, la richiesta per accedere all’agevolazione ministeriale. Per la presentazione della domanda è necessario scaricare e compilare in modalità elettronica un apposito modulo, firmarlo digitalmente e inoltrarlo da un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo PEC dell’istituto di credito prescelto tra quelli aderenti all’iniziativa statale. La domanda va quindi presentata esclusivamente tramite la Posta Elettronica Certificata dell’azienda oppure attraverso la PEC di un suo procuratore speciale. Ai fini della data di presentazione dell’istanza, fa fede la data di inoltro a mezzo PEC.
Inoltre, se un’impresa non ha la firma digitale, può dare una speciale procura a un terzo soggetto per sottoscrivere la richiesta di agevolazione con firma digitale. Tra le altre cose è bene sapere che un’impresa dotata di diverse sedi operative non può presentare un’unica domanda per tutte le sue sedi, ma deve presentare diverse domande per ogni sede interessata alla misura. Quest’ultimo, un chiarimento dovuto e riscontrabile in uno delle tante risposte alle FAQ (domande frequenti) della sezione apposita messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Al momento della domanda le imprese non devono inviare alcun preventivo né le fatture e nemmeno altri titoli di spesa. Preventivi e titoli di spesa non vanno neanche allegati alla richiesta del contributo al Ministero dello Sviluppo Economico. Una volta ricevuta la domanda, la banca controlla la regolarità e la completezza dei documenti e accerta il possesso dei requisiti da parte dell’impresa, prima di trasmettere al Ministero la prenotazione delle risorse economiche connesse al contributo. Successivamente l’istituto di credito, acquisita la conferma del Ministero sulla disponibilità parziale o totale delle risorse economiche, può concedere il finanziamento all’impresa richiedente.
Superato questo iter burocratico, la banca si impegna a formalizzare il contratto di finanziamento con l’impresa e ad erogare il contributo alla stessa in una sola soluzione oppure, nei casi di leasing, al fornitore entro 30 gg dalla data di consegna dei beni. Una volta finito l’investimento l’impresa, tramite la piattaforma e in formato digitale, compila la dichiarazione per comprovare l’avvenuta ultimazione del progetto e trasmettere al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta per i contributi per il pagamento degli interessi del finanziamento.
Nuova Sabatini: le agevolazioni previste
Arrivati a questo punto ora ti spiego in cosa consistono le agevolazioni previste con la misura Nuova Sabatini del governo italiano. Non parliamo di un semplice finanziamento a fondo perduto. In pratica, si tratta della concessione da parte delle banche aderenti all’iniziativa, di specifici finanziamenti alle PMI per favorire gli investimenti stabiliti dal provvedimento, nonché di un contributo del Mise in rapporto agli interessi sui relativi finanziamenti. Un’altra cosa importante che devi conoscere è il fatto che l’investimento può essere totalmente coperto dal prestito e che il finanziamento deve essere:
-di durata fino a un massimo di cinque anni;
-l’importo compreso tra 20mila e 4 milioni di euro;
-completamente usato per la copertura degli interventi ammissibili.
L’ammontare del contributo del Mise viene determinato in misura pari all’entità degli interessi calcolati su un prestito di durata di 5 anni e di importo uguale agli investimenti: ad un tasso annuale del 2,75% per investimenti ordinari e del 3,575% se gli investimenti riguardano le nuove tecnologie digitali (industria 4.0).
Se sei realmente interessato alla tematica i vari punti trattati in quest’articolo ti aiuteranno sicuramente a comprendere meglio i contenuti della misura Beni strumentali-Nuova Sabatini e a valutare bene l’opportunità di fruire di questa concreta forma di agevolazione. Un ultimo suggerimento: controlla periodicamente e con attenzione il sito del Ministero dello Sviluppo Economico e il sito di Invitalia per restare costantemente aggiornato sulla materia.
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