L’obbligo a contrarre per le compagnie assicurative

Non tutti sanno che anche le  compagnie sono obbligate a stipulare una polizza Rc auto a richiesta del cliente.

Infatti, pur essendo libere di fissare il premio in base alle tariffe depositate in IVASS, la compagnia che opera in Italia nel ramo Rc Auto è obbligata a stipulare l’assicurazione e non può rifiutarsi.

Tale obbligo viene definito “obbligo a contrarre” (art. 132 del codice delle assicurazioni). A tal proposito ti invito a leggere la nostra guida: “Chi è il contraente di una polizza auto?”

Invece è diverso il discorso delle garanzie dove alcune compagnie si possono rifiutare di inserirle in alcune casistiche.

Ma le polizze Rc auto sono davvero tutte uguali?

tante polizze

C’è da premettere che il mondo assicurativo, soprattutto quello delle polizze Rc auto obbligatorie, è diventato negli ultimi anni molto inflazionato.

Si è cominciato dalle compagnie telefoniche passando per quelle online, fino ad arrivare alla banca e alle poste.

Dietro l’intermediazione di un contratto Rc auto, che può sembrare una polizza semplice (e vi assicuro che non lo è, ci sono corsi di aggiornamento e anni di esperienza nel settore che, a mio modo di vedere sono il titolo migliore di cui un assicuratore può vantarsi.

Dico ciò perché dietro quello che sembra un contratto semplice, a cui dobbiamo solo ottemperare per legge, si nasconde in realtà una polizza che, se fatta bene, può salvare il nostro patrimonio personale.

Innanzitutto le compagnie di assicurazioni non sono tutte uguali, infatti il mio consiglio è di affidarsi sempre e comunque alle più importanti compagnie del settore.

Per farvi un esempio, ce ne sono alcune molto pubblicizzate ultimamente che fanno capo a gruppi partecipati da più società con sedi sparse per l’Europa.

Ciò significa che potremmo trovarci paradossalmente, in caso di contenzioso, a dover avere più interlocutori magari con sede a Malta o a Gibilterra…!!!

Inoltre tieni conto che esistono diverse assicurazioni che presentano caratteristiche peculiari come, ad esempio, le assicurazioni auto a giorni, valide per un periodo di tempo limitato oppure le polizze a km.

Ma entriamo ora nello specifico della polizza, dove vi spiegherò perché è importante affidarsi ad un professionista.

Ciascuno di noi ha esigenze e peculiarità diverse, pertanto la polizza va costruita su misura come se fosse un vestito che ci viene cucito addosso in base alle nostre esigenze.

Guida libera, esperta o esclusiva: quale opzione scegliere?

polizza famigliare

Il tipo di guida che inseriamo nel contratto di assicurazione è molto importante perché anche un eventuale errore può costarci caro in termini di rivalse.

Quindi prestiamo molta attenzione alle limitazioni riguardanti l’età del conducente, che cambiano da compagnia a compagnia (per alcune l’inizio dell’età per la guida esperta è 23 anni, per altre 26 e così via).

Oppure, se lo ritenessimo più opportuno, alcune compagnie ci danno la possibilità di circoscrivere il tipo di guida esclusivamente al contraente di polizza attivando l’opzione guida esclusiva.

La guida libera non costa molto di più rispetto alla guida esclusiva è una soluzione particolarmente indicata in presenza di neopatentati

Per approfondire il discorso legate alle formule di guida ti invito a leggere l’articolo dedicato alla guida libera, esclusiva ed esperta.

Una particolarità che si evince dalle condizioni di assicurazione di quasi tutte le compagnie è che tali clausole non operano in stato di comprovata necessità.

Per esempio, è capitato che un mio cliente che aveva attivato in polizza l’opzione “guida esperta”, abbia fatto un sinistro mentre alla guida del veicolo vi era il figlio diciannovenne che lo stava accompagnando al pronto soccorso per un malore.

Questo è un tipico caso di ciò di cui parlavamo prima, se possiamo comprovare lo stato di necessità non incorreremo in nessuna rivalsa da parte della compagnia.

E’ importante sapere inoltre che tutte le rivalse operano esclusivamente in caso di sinistro in cui venga accertata la nostra responsabilità parziale o totale.

In caso contrario non ci saranno franchigie o possibili rivalse a nostro carico.

Occhio alle rivalse: cosa sono e perché devono essere sempre presenti il polizza

ubriaco al volante

La rivalsa è il diritto che ha una compagnia assicurativa di richiedere al contraente della polizza un risarcimento per gli importi liquidati a causa di un sinistro, di cui l’assicurato è responsabile.

Ciò accade quando si verificano alcune condizioni particolari come il dolo del contraente o la cattiva condotta del conducente (guida in stato di ebbrezza, sotto l’influenza di sostanze stupefacenti oppure patente scaduta).

L’assicurazione potrebbe rivalersi sul contraente, ad esempio, qualora nella polizza venga indicata come formula la guida esclusiva (che permette al solo contraente di guidare l’auto) e l’incidente si sia verificato con alla guida un soggetto non indicato nel contratto assicurativo.

Ogni compagnia ha delle proprie clausole che possono limitare questo diritto di rivalsa, oppure addirittura rinunciarvi completamente.

Alla luce di questo il mio consiglio è di acquistare sempre e comunque le clausole di rinuncia alla rivalsa, a maggior ragione se non siamo gli unici a utilizzare il veicolo assicurato.

Polizze con franchigia

Le assicurazione auto con franchigia sono usate spesso per gli autocarri ma alcune compagnie le utilizzano anche per le autovetture.

Si tratta di polizze che, in molti casi, aiutano il cliente a ridurre anche drasticamente il premio assicurativo facendosi carico di una parte dell’importo liquidato dalla compagnia in caso di sinistro con torto.

La franchigia può essere fissa o variabile (a seconda del premio da pagare) ma è in ogni caso stabilita preventivamente in polizza in accordo col nostro assicuratore.

In caso di sinistro con torto, la compagnia risarcirà completamente la controparte e successivamente vi richiederà di pagare l’importo della franchigia pattuito in polizza, quindi rimarrà comunque una pendenza fra voi due che non riguarda la controparte coinvolta nel sinistro.

La Franchigia può essere applicata anche soltanto per alcune garanzie. Es. assistenza stradale senza franchigia e furto con 1.000 euro di Franchigia.

In alternativa alla Franchigia o insieme ad essa, potresti avere lo scoperto.

La differenza sta semplicemente nel fatto che lo scoperto è un importo percentuale, mentre la franchigia un importo fisso.

Attenzione quindi allo scoperto perché se hai una macchina da 20.000 euro e l’assicuri con il furto allo scoperto del 20%, in caso di furto la compagnia rimborserà solo l’80% del valore dell’auto, pari a 16.000. Quindi 4.000 euro li dovrai mettere di tasca tua.

La riparazione in carrozzerie convenzionate

incidente auto

Alcune compagnie danno la possibilità ai propri clienti di attivare l’opzione di riparazione del proprio veicolo in circuiti di autocarrozzerie convenzionate in caso di sinistro, a fronte di una riduzione del premio assicurativo.

Anche in questo caso, si tratta di scelte personali.

Magari se ho una vettura nuova ed è importante per me ripararla in tempi brevi potrei optare per questa clausola.

Viceversa, potrei avere un veicolo datato e non essere interessato a ripararlo, quindi potrei preferire il risarcimento.

Oppure, ancora, potrei avere un parente o un amico di cui mi fido particolarmente e voler far riparare il mio mezzo da lui.

In entrambi i casi non attiverò l’opzione del risarcimento presso le carrozzerie convenzionate.

La scelta delle garanzie accessorie

 

Ci sono tante garanzie che è possibile acquistare. Se non hai la possibilità di sceglierle tutte  ricorda che è buona norma optare per quelle garanzie che possono avere un impatto forte dal punto di vista economico.

Una tra tutte è la garanzia Kasko che si attiva in caso di investimento ad un pedone o contro gli animali selvatici o in caso di sbandamento dell’auto.

 

Il decreto Bersani per i neopatentati nasconde dei però

neopatentato e decreto bersani

Il decreto Bersani permette di far si che il neopatentato ottenga la classe di merito più bassa del nucleo familiare (esempio il figlio prende la classe di merito del genitore che non ha mai fatto incidenti)

Però una cosa è avere la stessa classe di merito e un’altra è pagare lo stesso premio (gli stessi soldi) del genitore.

Infatti anche se con il decreto Bersani si acquisisce la stessa classe di merito del familiare, il neopatentato è pur sempre un neopatentato e pagherà molto di più rispetto al familiare.

Quindi si è una buona cosa iniziare da zero ma non è tutto oro quel che luccica.