I fondi pensione rappresentano un ottimo strumento d’integrazione pensionistica a cui può aderire qualsiasi tipologia di lavoratori (dipendenti privati o pubblici, autonomi e professionisti) ed anche minorenni o disoccupati. Si tratta della scelta migliore se vuoi integrare la tua pensione quando non lavorerai più, assicurandoti quindi una vecchiaia finanziariamente più serena.

Di fondi pensione ne esistono tanti e per decidere quale sia il più conveniente per te è necessario conoscerne vantaggi e svantaggi. Ma prima cerchiamo brevemente di capire il loro funzionamento.

Cosa sono e come funzionano i fondi pensione

Il fondo pensione permette di accantonare denaro nel lungo periodo ed è quindi uno strumento di risparmio e investimento. Ad oggi gli importi delle pensioni pubbliche spesso non riescono a tenere il passo con l’aumento del costo della vita. Ecco perché questi strumenti sono diventati così importanti.

Ne esistono essenzialmente due tipologie:

Il primo è disponibile per chiunque decide di sottoscriverne uno, senza fare distinzione sulla tipologia di lavoro svolto. Il secondo, al contrario, viene riservato per specifiche categorie di dipendenti che appartengono ad una certa azienda o settore produttivo. Pertanto non tutti possono accedervi.

Per quanto riguarda il suo funzionamento, i fondo pensione lavorano secondo il principio della capitalizzazione. I versamenti periodici vengono investiti nei mercati finanziari prescelti ( su azioni o obbligazioni) in modo tale che i rispettivi rendimenti vado ad accrescere gli importi versati nel tempo.

Fatte le dovute premesse, è il momento di considerare i vantaggi o gli svantaggi di un fondo pensione.

Fondo pensione: quali vantaggi

Chi sottoscrive un fondo pensione usufruisce vantaggi di natura fiscale. Infatti risulta deducibile dal reddito una cifra annua che corrisponde al massimo di 5.164 euro. Quindi si sottrae dal reddito l’intero importo che viene versato sul fondo sottoscritto fino alla cifra massima deducibile. In questo modo il carico fiscale tende a scendere e le tasse da pagare saranno minori.

Chi sceglie un fondo pensione accede anche ad un regime di tassazione agevolata. Per cui l’aliquota da calcolare sul totale versato al momento della liquidazione corrisponde al 15%.

Chi versa denaro nella previdenza complementare e lo fa per più di 15 anni, ha diritto ad una riduzione dell’aliquota annua che si aggira dallo 0,3% fino al 6% massimo. Infine, come è stato già anticipato, il TFR acquista maggior valore e non viene tassato facendo riferimento alle aliquote IRPEF.

Riscatto anticipato

Ma è possibile il riscatto anticipato? Ci sono alcuni casi in cui la legge consente proprio questa operazione. Ecco quali sono.

È possibile riscattare il denaro del fondo pensione se si acquista la prima casa, oppure, si pianifica la ristrutturazione della stessa. Ciò è valido sia a titolo personale che per i propri figli. Attenzione, però, perché viene liquidato, al massimo, il 75% di quanto versato e solo se sono passati 8 anni dalla sottoscrizione.

Si può riscattare sempre il 75% anche nel caso in cui si debbano affrontare spese mediche per malattie gravi o infortuni che colpiscono il titolare del fondo o un familiare. Mentre per spese che non sono classificate come tali si può ottenere il 30% dell’importo versato dopo 8 anni.

Infine il riscatto totale è ammesso quando si versa in uno stato di disoccupazione da oltre 48 mesi. È garantita la restituzione del capitale anche nel caso del decesso del titolare o quando si verifica uno stato di inabilità che riduce a meno di un terzo la sua capacità lavorativa.

Qualora si verifichino eventi differenti da quelli elencati non è possibile liberare in alcun modo il denaro versato.

Fondo pensione: quali svantaggi

Nella previdenza integrativa bisogna considerare, come è ovvio, alcune insidie. Ad esempio va tenuto conto della possibilità di svincolarsi in maniera anticipata. Sebbene ciò sia possibile è importante tenere conto sempre degli effetti che si realizzano nel lungo periodo quando si parla di rendimento.

Anche se la rendita è più alta rispetto a ciò che normalmente si concede quando si parla di TFR, è bene considerare che non lo supera di molto. In questi casi conviene investire in BTP o buoni postali per raggiungere cifre più consistenti.

Attenzione anche ai costi. Se questi sono presenti su ogni prodotto finanziario bisogna calcolare di quanto si riducono i guadagni. Se, ad esempio, si perde il 2% su un totale del 5%, è meglio orientarsi su un altro genere di fondo per realizzare maggiori guardagni.

Conclusioni

Il fondo pensione è un’opportunità che, al giorno d’oggi, non ci si può far scappare. Come si nota, però, bisogna orientarsi tra le varie insidie contrattuali. Se si sta optando per questa via, allora, bisognerà tenere conto che il sistema della previdenza complementare punta allo sfruttamento dei contributi che il datore di lavoro versa, rivalutandoli.

Per aderire al sistema previdenziale complementare con un fondo pensione è bene anche tener conto del passare del tempo, quindi, più alta è l’età del titolare e maggiore è la convenienza che si realizza in termini di rendimento. Pertanto è necessario iniziare da giovani a pensare al proprio futuro, in modo da maturare un “gruzzolo” utilizzabile in caso di necessità e durante la vecchiaia.

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