Passo 1: Devi investire in funzione degli obiettivi

Per ogni tuo obiettivo esiste lo strumento finanziario associato su cui puoi investire.

Gli obiettivi possono essere suddivisi in obiettivi a:

  • breve termine( fino a 5 anni);
  • medio termine;
  • lungo termine.

Gli strumenti a basso rischio (come ad esempio i conti deposito, le obbligazioni a breve termine e la liquidità che hai sul conto corrente) devono essere impiegati per obiettivi di breve termine. 

Invece gli investimenti ad alto rischio (come ad esempio  le azioni) sono indicati per obiettivi di lungo periodo. 

La tua vera sfida è capire quali sono i tuoi obiettivi reali.

La scelta degli strumenti finanziari in base all’obiettivo temporale

Per facilitarti ancora di più il lavoro, oltre al file che ti servirà per pianificare i tuoi obiettivi, in questo paragrafo trovi una carrellata di strumenti finanziari suddivisi in base agli obiettivi temporali a loro più indicati.

Questi non sono i migliori strumenti in assoluto perché ce ne sono alcuni che non è conveniente sottoscrivere. Te li ho comunque indicati perché ti serve avere una visione d’insieme di quelli che sono gli strumenti finanziari a tua disposizione.

Per gli investimenti di breve termine, ovvero fino a 5 anni, la scelta dovrebbe riguardare i seguenti strumenti:

  • liquidità sul conto corrente;
  • conto deposito;
  • fondi di investimento monetari;
  • ETF monetari;
  • obbligazioni a breve termine.

Per investimenti con orizzonte temporale medio, ovvero da 5 anni  a 10 anni:

Per investimenti con orizzonte temporale superiore a 10 anni:

Agli investimenti sugli obiettivi si aggiungono il trading e le criptovalute ma in questo caso parliamo di speculazione e non d’investimento.

Come investire a seconda delle disponibilità

Chiaramente gli obiettivi dipendono anche dalle tue disponibilità economiche e a tal proposito puoi approfondire una serie di articoli, con video correlati, su come investire i tuoi risparmi in funzione delle disponibilità economiche più vicine alle tue:

Investire i risparmi tramite i consulenti finanziari

come investire con i consulenti

Il metodo tradizionale per investire i risparmi è quello di rivolgersi a un consulente finanziario (prima si chiamava promotore finanziario).

I consulenti finanziari sono dei liberi professionisti che vengono pagati dalla banca, a percentuale, in funzione degli investimenti che riescono a collocare ai propri clienti.

Di recente, però, è stato introdotta a livello normativo il servizio di consulenza avanzata dove il consulente riceve le commissioni solo dal cliente: una via che ti consigliamo di valutare.

Le reti più diffuse dei consulenti finanziari sono Allianz, Azimut, Banca Generali, Fideuram, Mediolanum, ma ci sono centinaia e centinaia di società con una rete di promotori finanziari. 

I consulenti finanziari devono essere iscritti ad un albo dei consulenti finanziari e l’invito è quello di controllare che il promotore finanziario a cui ti affiderai sia iscritto nell’albo OCF.

Cosa propone il consulente finanziario?

Per la maggior parte dei casi, il consulente finanziario propone fondi comuni d’investimento e polizze assicurative. 

Più è alto il patrimonio del cliente e più aumenta il ventaglio dei prodotti disponibili. In genere, per patrimoni sopra i 500.000 euro, si spazia fino agli investimenti in opere d’arte.

Come ho scritto poc’anzi, il consulente finanziario guadagna una percentuale in funzione dei prodotti che colloca. 

Tu non paghi direttamente il consulente finanziario ma paghi delle spese direttamente alla società d’investimenti.

Come funziona l’addebito delle spese? Facciamo un esempio.

  1. Investi 10.000 euro, il giorno dopo i tuoi investimenti fruttano 100 euro, quindi il tuo valore darebbe 10.100 euro;
  2. Siccome però il fondo ha delle commissioni che gravano sul cliente, la valorizzazione della quota non sarà di 10.100 euro ma inferiore, facciamo un esempio 10.090.

Quindi le commissioni non le vedi ma vedi una quota dei tuoi soldi inferiore, come se i tuoi investimenti abbiano reso meno.

Quanto guadagna un consulente finanziario?

La commissione che un consulente finanziario riceve è pari circa a un terzo della commissione del fondo.

Le commissioni del fondo variano da meno del 1%, per i fondi a basso rischio, fino a superare anche il 2% per i fondi ad alto rischio (ho visto anche commissioni di gestione del 5% anno).

Possiamo dire, anche se con elevato margine di errore e in funzione del cliente e del promotore finanziario, che il consulente incassa mediamente lo 0,5% l’anno sul patrimonio del cliente + una percentuale sulla commissione di sottoscrizione del fondo.

Da tutto questo si evincono 2 cose:

  1. il consulente finanziario è incentivato a proporre investimenti più costosi;
  2. il consulente finanziario non guadagna nulla da investimenti di poche migliaia di euro (su un investimento di 10.000 euro guadagna circa 50 euro lordi l’anno).

In conclusione:

Affidarsi a un consulente finanziario può risultare costoso perché il cliente è costretto a pagare tutta una serie di attori: da chi crea il prodotto al venditore.

Tuttavia ci sono persone molto preparate che offrono un servizio di consulenza di elevata qualità.

Investire i risparmi tramite la banca

La banca segue la stessa logica del consulente finanziario: guadagnano direttamente dalla società d’investimenti che crea il prodotto per la banca.

Tuttavia anche diverse banche hanno introdotto il servizio di consulenza avanzata come i consulenti finanziari (vedi sopra).

Anche loro, come i consulenti finanziari, propongono prevalentemente fondi comuni d’investimento, polizze assicurative, in aggiunta a obbligazioni bancarie.

Le obbligazioni bancarie non possono essere vendute per una quantità rilevante del patrimonio per evitare la concentrazione del rischio al cliente. 

Il problema della banca risiede negli elevati costi e nella eterogeneità della professionalità dei consulenti perché ci si può imbattere in persone che non hanno una importante formazione sul mondo degli investimenti.

Investire i risparmi tramite i consulenti finanziari autonomi

investire i risparmi con i consulenti autonomi

La figura del consulente finanziario autonomo è piuttosto recente e si differenzia dalle banche e dai consulenti finanziari perché non riceve commissioni da nessuna banca o società d’investimenti.

L’unica remunerazione deriva da una parcella che riceve dal cliente come se fosse un commercialista. 

Il consulente finanziario autonomo è quindi incentivato a cercare i prodotti meno costosi ed efficienti sul mercato perché dovrà rendicontare soltanto al cliente.

Un’altra caratteristica del consulente finanziario autonomo e che non può investire per il cliente ma fornisce delle indicazioni e sarà il cliente che manualmente dovrà fare l’operazione. 

Il consulente finanziario autonomo, rispetto alle banche e ai consulenti finanziari, ha la possibilità di offrire una moltitudine di strumenti finanziari anche alternativi come ad esempio le startup, monete, crowdfunding immobiliare ecc…

Rappresenta sicuramente una figura che può dare un valore aggiunto rispetto alle banche ma anche in questo caso è importante la professionalità.

Come investire i risparmi in autonomia

Nessuno ti vieta d’investire i soldi in autonomia ma sappi che si tratta di un’attività che sembra apparentemente semplice ma nasconde tantissimi insidie. 

Personalmente non conosco una sola persona che abbia investito in autonomia con successo.

Le basi dell’investimento richiedono una conoscenza approfondita sulla valutazione dei rischi, le correlazioni degli strumenti finanziari e il money management. 

Queste competenze valgono non molto di più del fatto di essere informati sul mondo degli investimenti.

Quindi il rischio di danneggiare in maniera importante il saldo del tuo conto corrente, per risparmiare non rivolgendoti a dei professionisti del settore, è molto alto.

Una buona idea può essere quella di mettere insieme le 2 cose:

  • affidare una parte del tuo capitale a un consulente finanziario;
  • una quota di capitale minore la destini a strumenti alternativi o ad attività di trading che devono costituire solo una piccola parte del patrimonio che vuoi investire.